Del Rio ai sindaci veneti: maggiore autonomia o un'altra grande mobilitazione
Lunedi 9 Luglio 2012 alle 17:45 | 0 commenti
Anciveneto - Oggi a Palazzo Moroni oltre un centinaio di sindaci veneti. Del Rio e al Negro: «Non si può più ragionare in un'ottica di trasferimenti dallo Stato».
Parola d'ordine: autonomia. Oggi a Palazzo Moroni (Padova) l'ha ribadito più volte il presidente dell'Anci nazionale Graziano Del Rio, invitato all'assemblea regionale straordinaria di Anciveneto. Dopo l'introduzione del presidente dell'Associazione dei Comuni Veneti Giorgio Dal Negro e del sindaco padrone di casa Flavio Zanonato, Del Rio è andato dritto al cuore del problema.
«Non possiamo più ragionare in un'ottica di trasferimenti dallo Stato, ogni Comune deve avere entrare proprie. Abbiamo vinto una prima battaglia sull'Imu, ottenendo di trattenere l'intero gettito dal 2013. Ma restano da applicare gli altri punti della legge 42/2009 sul federalismo fiscale. Proprio con questo Governo si è interrotto il percorso del federalismo demaniale, torneremo pertanto a farci valere e a portare avanti la proposta di un fondo patrimoniale per i Comuni». E poi il patto di stabilità , altra questione di primo piano per le amministrazioni comunali. «Così com'è formulato ha garantito che 8 miliardi di euro fossero a disposizione dello Stato. Bisogna però liberare la parte degli investimenti, se si vuole far ripartire l'economia e come del resto già avviene in Europa (municipalità tedesche e spagnole)».
A seguire gli interventi dei rappresentanti istituzionali a fianco di Del Rio. Come la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani, che ha chiesto una più equa ripartizione dei tagli. O come l'assessore regionale agli enti locali Roberto Ciambetti e il vicegovernatore Marino Zorzato, che denunciano l'arrivo di tagli pesanti alla sanità regionale se non verranno applicati i costi standard.
Quindi spazio ai sindaci. Tra questi risultava assente il sindaco Luca Claudio di Abano Terme (Pd). Commenta a margine Dal Negro: «Peccato che non ci fosse, oltretutto non l'abbiamo mai visto a nessuno dei nostri incontri o convegni. Eppure non ha perso l'occasione di attaccarci pubblicamente negli ultimi tempi. Lo attendo perciò nella sede di Anciveneto per parlarne: nonostante tutto, siamo sempre pronti al dialogo». Si è fatto sentire invece Diego Marchioro di Torri di Quartesolo (Vi), presidente della Consulta Finanza locale di Anciveneto, partito dalla spending review: «Anche se c'è molto da rivedere, avere una base concreta su cui discutere la revisione della spesa è molto importante». E poi un invito: «Avevamo organizzato una manifestazione a Venezia sui temi di nostri interessa, rinviata per le ragioni che sappiamo. Sarebbe giusto riproporla». Altri come Luciano Zerbaro, assessore a Sarcedo (Vi), hanno parlato di commissariamento strisciante delle municipalità . Loris Mazzorato ha affermato che ci ritroviamo in un sistema iniquo e che non intende aggiungere altre tasse ai propri cittadini. Domenico Zanon di Camposampiero ha messo in evidenza, infine, che il federalismo costituisce un passaggio lungo e delicato. In chiusura Del Rio ha risposto a tutti: «E' vero che una riforma istituzionale non si fa soltanto con un decreto legge. Bene una revisione della spesa, purché non fatta con criteri lineari, fortemente penalizzanti per il Veneto e altre regioni. Porteremo questi punti di fronte al Governo nei prossimi giorni: se non ci verrà dato ascolto, per settembre organizzeremo di nuovo una grande mobilitazione di sindaci».
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