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Degrado urbano: arriva la rilevazione automatica dei controlli

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Giugno 2015 alle 20:25 | 0 commenti

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La nota del Comune di Vicenza
Contro il degrado urbano la polizia locale del Comune di Vicenza ha elaborato un sistema di implementazione automatica di una banca dati per la definizione degli obiettivi di controllo giornalieri. L'iniziativa, probabilmente unica in Italia, è stata presentata questa mattina al comando di contra' Soccorso Soccorsetto dall'assessore alla sicurezza Dario Rotondi e dal comandante Cristiano Rosini.

"Dal 9 febbraio - ha detto l'assessore Rotondi - pattuglie prevalentemente dedicate a rendere operativi i poteri attribuiti al sindaco in materia di sicurezza urbana, che non sostituiscono i compiti dell'autorità di pubblica sicurezza, costituiti dalla prevenzione e dalla repressione dei reati, registrano in tempo reale su tablet gli esiti dei controlli antidegrado, fornendo in modo automatizzato a chi ha il compito di organizzare i servizi, dati sempre più precisi sulla presenza, l'evoluzione e anche l'assenza di un fenomeno in una certa zona, allo scopo di rendere sempre più mirati e efficaci gli interventi e di costruire una banca dati storica sui luoghi e sui soggetti che provocano il degrado. Questo progetto, messo a punto con risorse totalmente interne al Comune, è l'ennesima dimostrazione che fra i nostri dipendenti ci sono ottime professionalità. I dati raccolti quotidianamente costituiscono informazioni preziose non solo per le pattuglie antidegrado, ma anche per gli agenti della polizia locale che operano in borghese, e potranno risultare utili pure a specifiche attività d'indagine delle altre forze di polizia".

Nel dettaglio, dal 9 febbraio il progetto ha consentito di schedare e confrontare migliaia di interventi attivati direttamente dalla polizia locale o su segnalazioni di cittadini, suddivisi per via, per esito positivo o negativo, per tipologia della violazione riscontrata, per soggetto sanzionato, compresa la sua nazionalità, per tempo di permanenza nel luogo del controllo.
Dal programma di rilevazione risulta che le zone più controllate nella lotta al degrado urbano sono ad oggi quelle di piazza Matteotti, dei parcheggi dell'ospedale, del santuario di Monte Berico, di viale Roma, di piazza Araceli e di viale Milano.
Per tutte queste zone, peraltro, i controlli che hanno dato riscontri negativi sono sempre superiori a quelli in cui si è registrata un'attività sanzionatoria, a dimostrazione del fatto che il monitoraggio costante del territorio contribuisce ad allentare il fenomeno.
In piazza Matteotti, in assoluto l'area più controllata, 207 interventi hanno riguardato l'accattonaggio (di cui 53 positivi), 97 il bivacco su aree pubbliche (20 positivi), 60 il degrado urbano in senso ampio (17 positivi), 46 l'individuazione di parcheggiatori abusivi (14 positivi), 5 il divieto di consumo di alcol e 4 l'ubriachezza molesta (tutti positivi).
In generale, in tutta la città dal 9 febbraio al 15 giugno la violazione del divieto di mendicità è stato rilevata 787 volte (contro le 702 dello stesso periodo dell'anno scorso), di cui ben 56 volte ad opera di una stessa donna rumena e per il 42 per cento delle solite 8 persone (7 rumeni non rimpatriabili e un tunisino). 162 sono invece le sanzioni per divieto di bivacco davanti ai monumenti (23 l'anno scorso) e 35 in aree verdi (7 nel 2014); 68 sono le sanzioni per consumo di alcol (36 l'anno scorso); 20 quelle per divieto di urinare fuori dagli appositi spazi (14 l'anno scorso). Solo 191, invece, risultano le sanzioni per divieto di prostituzione a fronte delle 752 rilevate nello stesso periodo dello scorso anno, quando però si era dato il via a una intensa attività di contrasto del fenomeno, con grande dispiegamento di forze oggi destinate anche a tutte le altre tipologie di controllo antidegrado.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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