Definiti criteri per assegnazione fondi a bonifiche siti e smaltimento rifiuti
Giovedi 29 Settembre 2011 alle 15:22 | 0 commenti
Giunta Regionale Veneto - In materia ambientale, la giunta regionale nel corso dell’ultima seduta ha approvato – su relazione dell’assessore Maurizio Conte – due provvedimenti che fissano i criteri con i quali saranno assegnati specifici finanziamenti. Uno riguarda il bando 2011 per l’accesso al fondo di rotazione dell’importo di 30 milioni di euro a favore di enti pubblici che presentino progetti di interventi di bonifica e ripristino ambientale. Il secondo provvedimento riguarda l’utilizzo del tributo speciale riscosso per il deposito in discarica dei rifiuti solidi: L’importo disponibile è di circa 2 milioni 350 mila euro e sarà destinato a spese di investimento di soggetti pubblici e privati.
Per quanto riguarda gli interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, Conte fa presente con potranno essere concessi contributi, in conto capitale a rimborso in quote annuali, costanti e senza oneri per gli enti interessati, per una durata massima di 15 anni fino al 100% della spesa ammissibile. Nei criteri di assegnazione del fondo di rotazione è prevista la possibilità che siano finanziati anche gli interventi ammessi a contributo nel 2010 nell’ambito del programma Operativo Regionale – Obiettivo Competitività regionale e occupazione†a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, in quanto l’avvio delle operazioni è stato ostacolato dalla difficoltà di alcuni dei beneficiari a trovare la quota di cofinanziamento di loro spettanza. “Stiamo intanto lavorando – fa presente Conte – alla revisione del piano delle bonifiche delle aree inquinate, istituendo tra l’altro l’anagrafe dei siti da bonificare in collaborazione con ARPAV e Magistrato alle Acque di Venezia. Insieme ai Carabinieri del nucleo per la tutela dell’ambiente è stata attivato un progetto di telerilevamento dei siti inquinatiâ€.
Le istanze di contributo, finanziate con il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, dovranno invece riguardare la realizzazione di impianti di smaltimento o recupero di rifiuti con le tecnologie più avanzate, l’istituzione e la manutenzione di aree naturali protette, l’ottimizzazione dei processi di recupero di materiali e quelli di risparmio energetico, la realizzazione di nuovi centri comunali o intercomunali di raccolta dei rifiuti urbani, gli interventi su fognature e impianti di depurazione e per l’adeguamento alla normativa degli “ecocentri†già realizzati. I comuni potranno inoltre presentare domanda per interventi di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero dei rifiuti galleggianti sulle acque superficiali.
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