Quotidiano | Categorie: Economia&Aziende

Deficit e debito pubblico italiano salgono delle cifre assicurate a Intesa Sanpaolo insieme al boccone BPVi e Veneto Banca

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 3 Aprile 2018 alle 22:04 | 0 commenti

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Il salvataggio della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, che poi salvataggio non è visto che i due istituti non sono rimasti in vita ma sono stati contestualmente posti in liquidazione coatta amministrativa mentre i tribunali stanno per pronunciarsi ora anche sul loro fallimento, è consistito o, decidete voi, si è risolto nel gentile omaggio fatto a Intesa Sanpaolo che ha messo in pancia la parte buona dei due Istituti per un euro e ha incassato 4,8 miliardi cash dallo stato italiano che ha anche assicurato garanzie per ulteriori 6,4 miliardi a suo favore.

Ora, dopo le diverse assicurazioni di Pier Carlo Padoan e Paolo Gentiloni, quella cifra di "concessioni", che è valsa un utile aggiuntivo pe gli azionisti di Intesa, leggasi dividenti per 3,5 miliardi in più rispetto ai margini della banca senza il cash statale, Eurostat, l'Ufficio Statistico dell'Unione Europea, ha fissato che quegli importi pesano ancora di più, non solo sui soci ex BPVi e Veneto Banca, rimasti in questo drammatico gioco delle tre carte a "zero titoli", a totale vantaggio dei "colleghi" più fortunati (tutelati?) della banca lombardo piemontese, ma addirittura su tutti gli italiani, visto che appesantiscono sia il deficit sia il debito italiano.

Secondo il verdetto arrivato nei giorni scorsi da Eurostat (atteso dall'Istat, il nostro Istituto nazionale di statistica, per ricalcolare domani i valori delle due grandezze rispetto al Pil 2017), l'impatto sul deficit delle operazioni Veneto Banca e Popolare di Vicenza è stato di 4,7 miliardi sul deficit (pari di fatto all'intervento di cassa a favore di Intesa Sanpaolo che ha inglobato la parte buona degli istituti) e 11,2 miliardi sul debito (includendo le garanzie sempre a favore di Intesa e pari, ricordiamolo, a 6.4 mld).

Dobbiamo aggiungere altro?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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