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Decreto Dignità, Rifondazione Comunista del Veneto: Zaia è come Renzi, la Lega è come il Pd... al servizio degli imprenditori!

Di Note ufficiali Sabato 28 Luglio 2018 alle 16:27 | 0 commenti

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Il presidente Luca Zaia - scrivono nella nota che pubblichiamo Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione comunista, e Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazione comunista del Veneto (foto di archivio, ndr) - si mette alla testa degli imprenditori veneti che, come Confindustria, sbraitano contro qualche piccola e inconsistente modifica del Jobs Act. La reintroduzione della causale sui contratti a termine riguarda infatti meno del 20% delle assunzioni. Nel Veneto è la regione con i salari più bassi tra le regioni del Nord, in cui dilagano i contratti atipici e si diffonde il caporalato ed è in testa alla tragica classifica delle morti sul lavoro.

La prima necessità è, quindi, proprio quella di ripristinare diritti e tutele a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dalla abrogazione del Jobs act e dalla reintroduzione dell'articolo 18 contro i licenziamenti senza giusta causaGli argomenti di Zaia sono identici a quelli di Matteo Renzi, figli della stessa ideologia liberista della centralità del mercato e dell'impresa. Dietro la facile demagogia contro profughi e richiedenti asilo, contro i più poveri della terra e chi porta loro solidarietà, si nasconde la continuità con le politiche dei governi precedenti, la continuità con le politiche europee di austerità, di sostegno alle banche e alla speculazione finanziaria, di realizzazione di opere nefaste per i territori come Tav e Pedemontana. Per Zaia e Renzi vale la stessa logica, la stessa parola d'ordine: PRIMA I PADRONI!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione comunista
Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazione comunista del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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