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Decreto Dignità, l'on. Federico D'Incà (M5S): "approvato un emendamento che salva i collaboratori del Soccorso Alpino"

Di Note ufficiali Venerdi 27 Luglio 2018 alle 16:30 | 0 commenti

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Il Decreto Dignità "soccorre" i soccorritori: grazie a un emendamento del parlamentare bellunese del Movimento 5 Stelle, Federico D'Incà, vengono superate le pastoie che il Jobs Act aveva causato ai volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. "Il mio emendamento - conferma D'Incà, da sempre molto vicino alle realtà come il Soccorso Alpino, indispensabili alla montagna veneta, alle comunità locali e all'utenza turistica propria di quelle aree - fa rientrare le collaborazioni degli operatori volontari del Cnsas fra quelle che possono uscire dalla disciplina del lavoro imposta con il Jobs Act".

Le collaborazioni delle figure tecniche previste dalle varie leggi, che riconoscono la fondamentale attività del Soccorso Alpino anche nel settore dei servizi di elisoccorso, vengono in sostanze parificate a quelle rese in favore di associazioni e società sportive. "I collaboratori del Soccorso Alpino che effettuano servizi attivi, ad esempio, presso le basi di elisoccorso - spiega il deputato bellunese - sono tutti coinvolti in altri rapporti di lavoro e prima del Jobs Act le loro attività specialistiche per il Soccorso Alpino venivano inquadrate come collaborazioni continuative".

Il Jobs Act, che potrebbe imporre la trasformazione delle collaborazioni continuative di questo genere in rapporti di lavoro subordinato, ha portato notevoli e pesanti criticità in capo alla struttura. Struttura che, da tempo, aveva richiesto di incontrare le esigenze proprio di chi attua un pubblico servizio a favore della collettività e che lo Stato ha addirittura riconosciuto sin dal 1963 come elemento fondamentale per la montagna e riferimento esclusivo per le Regioni e le Province per l'attuazione del soccorso ed elisoccorso in ambiente montano, ostile ed impervio.

"Con l'approvazione del mio emendamento - avverte D'Incà - dopo oltre un decennio di tentativi, si fa finalmente chiarezza in questo assoluto labirinto e si porta un po' di serenità tra i volontari e gli operatori del Soccorso alpino e speleologico, soprattutto tra quelle figure tecniche e specialistiche che erano state maggiormente penalizzate dall'entrata in vigore del Jobs Act. Un passaggio indispensabile per permettere a chi lavora per salvare vite umane di poterlo fare al meglio delle proprie possibilità e soprattutto nella massima trasparenza e osservanza delle norme".

On. Federico D'Incà, deputato della Camera dei Deputati per il Movimento Cinque Stelle


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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