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Decreti Madia su Pubblica Amministrazione: 30 giorni massimo per divulgare gli atti

Di Rassegna Stampa Venerdi 23 Dicembre 2016 alle 10:13 | 0 commenti

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Prevenire la corruzione e aumentare la trasparenza. L’intera pubblica amministrazione, a livello centrale e a livello locale, è chiamata ad adeguarsi alle nuove regole dell’accesso civico generalizzato previsto da uno dei decreti Madia da oggi in vigore. In pratica, i cittadini potranno fare richiesta per accedere a tutti gli atti, e ai dati ad essi correlati, delle amministrazioni pubbliche. Qualche esempio restituisce la portata della novità. Un cittadino interessato a conoscere i dettagli sul contratto di appalto per ristrutturare gli uffici comunali, il museo civico o l’asilo nido sotto casa potrà farne domanda. Il Comune dovrà rispondere entro 30 giorni, e in caso di diniego motivarne le ragioni.

Se l’oggetto di interesse, per esempio, fossero gli studi di fattibilità e i costi per il ponte sullo stretto di Messina il meccanismo resta identico. Così come lo è nel caso di uno studente universitario che benefici di prestazioni agevolate per la mensa e la retta grazie all’Isee (Indicatore situazione economica equivalente), un compagno di corso che volesse accertare se ne ha diritto può fare domanda degli atti che hanno concesso quelle facilitazioni. Vale precisare che il soggetto controinteressato può opporsi, con motivazioni adeguate, alla richiesta di accesso. Qualche altro esempio riassume come cambia l’ordinamento italiano con l’introduzione dell’istituto anglosassone che va sotto il nome di Freedom of information act (Foia). A livello locale sarà possibile avere i dati su tutte le concessioni per suolo pubblico, affissioni, gestione di beni mobili e immobili. Allo stesso modo un comitato di cittadini potrà ottenere i dettagli di un provvedimento autorizzativo di un impianto di depurazione o di un termovalorizzatore. L’obiettivo del decreto è «favorire forme di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione». La nuova forma di accesso civico stabilisce la possibilità di richiedere anche gli atti per i quali non esiste un obbligo di pubblicazione. Il secondo elemento che certifica il passaggio «dal bisogno di conoscere al diritto di conoscere» è costituito dal fatto che il richiedente non dovrà avere un interesse soggettivo relativo alla richiesta. Questo non significa che tutti avranno accesso a tutto. Il decreto fissa paletti rigidi per gli atti tutelati da interessi di pubblica sicurezza, ordine pubblico, difesa. Il quel caso l’amministrazione negherà l’accesso. Il decreto disciplina anche i ricorsi e le impugnazioni dei cittadini che non si arrenderanno al primo ostacolo.
Di Andrea Ducci, da Il Corriere della Sera


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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