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Decrescita demografica a Vicenza: evitiamo il refrain "oddio, facciamo pochi figli"

Di Lettere al direttore Lunedi 5 Febbraio 2018 alle 23:32 | 1 commenti

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Gentile Direttore, nati e morti del 2017 nel Comune di Vicenza: più nati del 2016, ma conferma del trend che vede i nati degli ultimi tre anni intorno a quota 800 rispetto ai 1000 del primo decennio del 2000 (fonte: sito del Comune). Le scrivo prima del refrain: "Oddio facciamo pochi figli" con contorno delle pensate governative che elargiscono mance elettorali, per un anno, aggravando il debito pubblico, senza la presenza di una minima visione e programmazione del territorio (*). A tale proposito fornisco spunti di riflessione alternativi.

La riduzione delle nascite è nella struttura demografica della popolazione; i giovani sono sensibilmente meno dei loro genitori: come possono, a parità di condizioni, che nel frattempo sono peggiorate, fare più figli?
L'appello al fare più figli è annunciato, come durante il ventennio, accanto a messaggi o realtà che vanno in direzione opposta: il trend verso la sacrosanta parità uomo/donna, il sempre maggior livello di istruzione che sposta in avanti convivenza/matrimonio e relativa prole, l'emigrazione dall'Italia della componente giovanile.
Da ultimo, 60 milioni di abitanti in Italia hanno a disposizione un territorio pari a mezzo campo di calcio a testa; è così una tragedia se dovessimo diminuire di numero e lasciare ai posteri un po' più di terra pro capite? Occorre essere attaccati, come nell'economia, a un paradigma di continua crescita, oppure si può considerare di entrare in una nuova visione di decrescita felice?
Ing. Antonio Veronese

(*) Basti pensare alla presenza dello stato nelle scuole dell'infanzia: nei 7 capoluoghi del veneto, solo la città di Vicenza ha un numero di scuole statali e comunali significativo (75% del totale). Gli altri capoluoghi sono mediamente al 30% (mi piacerebbe capire il perché di tale situazione).
Come si fa vera integrazione quando il 30% dei nati è straniero e l'offerta è fornita in maggioranza da scuole private cattoliche?
E' integrazione avere classi nelle scuole pubbliche, con l'80% di bambini stranieri?
Risolviamo tutto con lo IUS soli, tanto per cancellare la statistica del numero di stranieri e non vedere il problema?


Commenti

Inviato Martedi 6 Febbraio 2018 alle 16:42

mah...
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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