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On. Erika Stefani, LN - “Quello di Giovanni Sambo, imprenditore che si occupa di veicoli sequestrati, è uno dei tanti, troppi casi di inadempienza della Pubblica Amministrazione nei confronti di fornitori e imprese che hanno lavorato, versato tasse e contributi, ma ancora aspettano di essere liquidati. I governi Monti e Letta avevano promesso un progressivo e celere pagamento dei debiti.

Ad oggi, nonostante le rassicurazioni di Zanonato, i soldi erogati a partire dall'estate scorsa, sono una goccia nel mare. Uno Stato che non aspetta quando l'impresa chiede di aspettare, non può pretendere di temporeggiare e trattenere beni o denaro che sono di altri. Per Sambo e per le altre officine del vicentino, specializzate nella custodia di veicoli sequestrati, così come per tutte le società e i professionisti che vantano crediti, la parola d'ordine deve essere 'celerità'. I debiti vanno saldati subito, perché oggi è già troppo tardi. Un tempo culla del diritto, l'Italia rischia di diventare uno Stato strozzino, che approva una sanatoria per le slot machine, ma non paga i debiti che ha contratto con lavoratori onesti e contribuenti in regola”. Lo dichiara la senatrice leghista Erika Stefani, che ha presentato un'interrogazione parlamentare per i ministri Alfano e Zanonato, sulla vicenda di Giovanni Sambo, imprenditore vicentino in credito con la Pubblica Amministrazione e suoi colleghi vicentini.