Ddl Sallusti, coordinamento Assostampa: soluzione indegna e ipotesi di sciopero lunedì
Giovedi 22 Novembre 2012 alle 18:39 | 0 commenti
(Ansa) Sostegno associazioni regionali a ipotesi sciopero lunedì - "Sulla diffamazione a mezzo stampa siamo alle tragicomiche finali. Il Senato si propone di creare la figura del direttore irresponsabile e di mandare in galera i cronisti. È il risultato del combinato disposto fra voti segreti e il prevalere di risentimenti e rancori verso il giornalismo italiano da parte di una classe politica agli sgoccioli di una legislatura che avrebbe ben altri temi sui quali esercitarsi prima di passare agli annali".
Lo afferma in una nota il coordinamento delle Associazioni regionali di Stampa di Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Val d'Aosta, Puglia, Basilicata e Molise. "Si profila una soluzione indegna e inaccettabile per un tema così serio e delicato quale quello della diffamazione - è detto - Una proposta paradossale, scaturita con il pretesto di sanare una condanna fuori misura nei confronti del direttore Sallusti per una vicenda comunque gravissima". "La norma che il Senato si appresta a varare, convocandosi straordinariamente nella giornata di lunedì solitamente dedicata dai senatori alla meditazione - è detto ancora - non risolve il problema che maggiormente sta a cuore a coloro che si ritengono diffamati e ai giornalisti che non si ritengono immuni dal rischio dell'errore: il ristoro della dignità lesa mediante lo strumento della rettifica". "I giornalisti non rivendicano alcun diritto particolare - prosegue la nota - ma solo il dovere di poter fare il loro lavoro: ricercare notizie e metterle a disposizione dei cittadini. Chi ritiene che i giornalisti possano venire meno a questo patto che ogni giorno si rinnova con i lettori si illude: non sarà la minaccia del carcere a tenere al guinzaglio i giornalisti italiani, che scrivano sui giornali, lavorino nelle tv, nelle radio, nei siti web". ''Per non essere ridotti al silenzio domani - conclude la nota - sosteniamo la necessità che lunedì 26 novembre il giornalismo italiano manifesti con uno sciopero di tutti gli organi di informazione la propria netta opposizione ad un atto grave, irragionevole e viziato, confidando che la politica, la cultura, la società civile si adoperino per suturare subito una ferita che altrimenti rischierebbe di lacerare il tessuto democratico del Paese".
Come direttore responsbile di questi media non posso nè voglio separare la mia posione da quella dei colleghi che con me lavorano per un'informazione senza bavagli e rispettosa delle libertà altrui. E' per questo motivo che da direttore affermo e rivendico la mia "corresponsabilità " per cui condivido pienamente la condanna del sindacato di un compromesso all'italiana e ad personam. Tanto per cambiare.
Giovanni Coviello
N.B. Le nostre testate, pur aderendo fin d'ora a eventuali scioperi, forniranno il loro servizio d'informazione ai lattori, in spirito di servizio.
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