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Davide Lovat, candidato sindaco Veneto Stato: le aperture domenicali non rispettano l'uomo

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Dicembre 2012 alle 13:10 | 0 commenti

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Veneto Stato - Davide Lovat (candidato sindaco a Vicenza) lancia un accorato appello a cittadini e politici: "Le aperture domenicali sono il primo passo verso una strada che non rispetta l'uomo e che rischia di portarci a nuove Mathausen e Auschwitz!" - "Sveglia, l'indipendenza del Veneto è necessaria per combattere il nascente eurofascismo!"

"Quando un anno fa tra i primi lanciai l'allarme a tutela del principio del riposo settimanale, sapevo che sarebbe accaduto quanto ormai è già prassi: i centri commerciali offrono "contratti a gettone" per la domenica. In una parola, e la pronuncio con ribrezzo: caporalato!"
E' un fiume in piena Davide Lovat, candidato a Sindaco di Vicenza da Veneto Stato, che interviene sul tema dell'apertura degli esercizi commerciali anche la domenica, situazione liberalizzata dal Governo Monti. Lovat interviene dalla parte delle commesse e di quei lavoratori "deboli" perché precari, costretti a lavorare uno o due giorni la settimana per reggere l'attività sui sette giorni dei supermercati e dei grandi magazzini.
"Non è accettabile che i diritti dei lavoratori, conquistati a prezzi sanguinosi e in decenni di lotta per il riconoscimento della loro dignità", sottolinea Lovat, "vengano sacrificati in nome della "crisi" a cui si vuole porre rimedio al grido di "piuttosto che niente, meglio piuttosto".

"Il lavoro è per l'uomo, non l'uomo per il lavoro", prosegue Lovat secondo il quale si deve far rispettare il riposo domenicale: "Non è solo una tradizione o un dettame religioso, è una necessità per rendere più felice la vita umana: un momento di relax, un momento in cui ci si trova in famiglia, con i genitori e i figli e arricchisce tutti: gli affetti nutrono la psiche e questo ci rende più forti. Le eccezioni legate ad attività speciali ci sono già e sono più che sufficienti".
"E non c'è deroga che tenga sui giovani studenti e studentesse universitarie che vediamo in camice da lavoro al supermercato la domenica e nei giorni festivi", afferma Lovat. "Anche loro hanno diritto al riposo, e se sono costretti a lavorare per pagarsi gli studi è dovuto alla cattiva gestione statale delle Università e dei servizi. Se il Veneto fosse uno Stato indipendente avrebbe risorse in abbondanza per ovviare a queste ingiustizie contrarie ai diritti più elementari".
"A causa di una classe politica composta da "selezionati dall'alto in base alla loro bassezza", denuncia Lovat, "stiamo andando verso un Eurofascismo che prende forma con l'appoggio, come da tradizione storica, di certi industriali e di certi ambienti di banchieri e finanzieri".
"Si comincia con il lavoro (vedi il lavoro domenicale, ndr) e si finisce con i fondamenti etici, attaccando la famiglia, la vita, la proprietà, il matrimonio e infine l'uomo". "Iniziando con queste 'piccole' e necessarie (dicono loro) liberalizzazioni Si finisce dritti a Mathausen e Auschwitz, come è già successo", denuncia in modo forte, ma responsabile, Davide Lovat. Una denuncia purtroppo spesso per nulla presa in considerazione.
"Il Male ritorna e noi ci sentiamo sempre più come Cassandra, incapaci di far capire che la strada imboccata porta dritto a una tragedia immane ..."
"La battaglia contro le aperture domenicali", conclude Lovat, "sembra un'inezia e invece è un vero e proprio inizio. Non lasciateci soli, votate Veneto Stato, è una questione di civiltà!"

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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