Dare vita alle contrade e quartieri di Vicenza: l'appello di Primon per La Destra
Giovedi 14 Giugno 2012 alle 20:23 | 0 commenti
Massimiliano Primon, Segretario cittadino de La Destra - Tutti sono consapevoli del progressivo innalzamento dell'età media dei residenti nel comune di Vicenza. Per una buona amministrazione comunale ciò si deve tradurre in intensa elaborazione politica, per definire le linee operative sulle quali sindaco ed assessori dovranno attivarsi per dare un sempre più crescente sostegno ai cittadini, anziani e famiglie in particolare.Â
La situazione di abbandono e degrado in cui versano molti quartieri e contrade della città , con poche zone verdi (e mal curate) e con la progressiva chiusura delle locali piccole attività commerciali, non agevolano il vivere quotidiano dei nostri anziani e delle nostre famiglie, spesso costretti ad utilizzare i grandi centri commerciali, abbandonando sempre più quella vita di quartiere/parrocchia che è stata una dei pilastri su cui si reggeva la coesione sociale d'un tempo nella nostra città . Chiedere al sindaco Variati di attivare l'assessore alla "famiglia ed alla pace" Giuliari per monitorare la reale condizione delle famiglie vicentine e delle loro richieste è ormai una pia illusione, in quanto questa amministrazione non è mai stata in grado di progettare ed attivare nulla: solo chiacchiere. Le aree verdi dei nostri quartieri sono diventate un problema per l'amministrazione comunale vicentina, in quanto (teoricamente) sempre necessarie di manutenzione (che praticamente non avviene); caro sindaco Variati, il benessere dei cittadini lo si sostiene anche con parchi, viali alberati, fiori e tanto verde; invece di pensare a nuove lottizzazioni, quando a Vicenza sono ormai migliaia gli appartamenti sfitti, un buona amministrazione dovrebbe aiutare chi vive nei quartieri già esistenti; purtroppo il centrosinistra vicentino non è in grado di farlo né politicamente e né culturalmente. Non è più tempo di girotondi! Ora, caro Sindaco, chi con lei festeggiò la sua elezione nel 2008, si chiede se ne è valsa la pena provare ad amministrare la città , considerati questi quattro anni di totale assenza di progetti e cosa peggiore, di politica vera!
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