D'Angelo: manca il piano industriale sulla “fusione” del trasporto pubblico tra Aim e Ftv
Lunedi 9 Novembre 2015 alle 20:57 | 0 commenti
Riceviamo da Massimo D'Angelo, coordinatore FILT CGIL di Vicenza e provincia, e pubblichiamo
Il giorno 6 Novembre presso la Provincia, le OO.SS. dei trasporti insieme alla RSU/RSA sono stati convocati dalle direzioni aziendali di AIM MOBILITA' e di FTV per l'espletamento della procedura, come previsto dall'art.2112 del conferimento dei rami del trasporto pubblico delle due azienda alla già esistente Società Vicentina Trasporti scarl.Ci aspettavamo la presentazione di un piano industriale che desse chiarimenti sia sul capitale della nuova Società , sia sulle prospettive di tenuta finanziaria futura.
Ci aspettavamo un accordo in merito alla salvaguardia delle clausole sociali (mantenimento di tutti i posti di lavoro per i lavoratori diretti e indiretti, dei contratti di lavoro e degli accordi aziendali di secondo livello).
L'unica risposta certa da parte delle direzioni aziendali è stata una mangiata di fogli che illustrano lo studio redatto da una società specializzata sulla fattibilità del progetto per l'aggregazione dei rami del trasporto.Â
Nella giornata del 6 novembre non c'è stata nessuna possibilità di fare una intesa.
A questo punto è nostro compito creare una barriera protettiva nei confronti dei circa 600 lavoratori che dovrebbero transitare nella nuova società e ancor più garantire il trasporto pubblico a studenti e lavoratori di questa Provincia.Â
Questo progetto a nostro parere ,voluto fortemente dalla proprietà che ad oggi è rappresentata dall’unico soggetto politico il Sindaco di Vicenza e Presidente della Provincia Achille Variati è offuscato da una grossa perplessità : Â
La nuova Società nascerà povera, sfogliata dai gioielli di famiglia; la sosta per Aim Mobilità e gli immobili per FTV, i quali resteranno in capo alle Società madri.
Tolta la polpa, rappresentata dalla sosta che con i propri introiti ad oggi riesce a sanare i buchi prodotti dal pezzo di AIM trasporti, con quali risorse economiche si reggerà il progetto di aggregazione?
Bisogna prima di andare avanti fermarsi un attimo, respingere la fretta alla quale siamo sottoposti da coloro che vogliono chiudere la partita a tutti i costi entro il 31 dicembre 2015.Â
A difesa dei circa 600 lavoratori, delle loro famiglie e dei potenziali 800 mila utenti non possiamo fidarci di promesse campate in aria, ma necessita aprire un tavolo politico dove a darci delle risposte certe deve essere l'unico soggetto politico proprietario delle due aziende, il Sindaco e Presidente della Provincia Achille Variati.
Intanto chiediamo al Consiglio Provinciale di sospendere nella seduta pubblica dell' 11 Novembre 2015 alle ore 17,00 la delibera sul progetto di aggregazione dei rami del trasporto pubblico locale e prenderci il tempo giusto per portare avanti questo delicato passaggio.
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