D'Angelo: Camusso deve ritirare la firma dell'accordo sulla rappresentanza
Lunedi 10 Marzo 2014 alle 18:04 | 0 commenti
Massimo D’Angelo, Coordinatore Provincia Vicenza "Il sindacato è un’altra cosa in CGIL" - L’accordo sulla rappresentanza firmato il 10 Gennaio scorso da CGIL-CISL-UIL e Confindustria presenta elementi anticostituzionali e lesivi di quanto previsto dallo Statuto della CGIL e dunque non assoggettabile a consultazione poiché mette in discussione e lede diritti su cui le regole della nostra organizzazione vietano si possa votare.
Per questo il documento di minoranza il sindacato è un’altra cosa in CGIL di Vicenza ritiene che l’accordo non possa essere ritenuto vincolante neanche in presenza di un pronunciamento degli iscritti CGIL a cui dovrebbe essere applicato.
L’accordo va contro la Costituzione perché viola la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha riammesso la Fiom in Fiat, e afferma che solo i firmatari che accettano tutte le sue regole hanno i diritti sindacali ed è stato firmato senza consultare gli iscritti CGIL né i lavoratori e lavoratrici a cui questo accordo si dovrebbe applicare;
L’accordo accetta le deroghe in azienda ai contratti nazionali sugli orari, sulla prestazione e sulle condizioni di lavoro, cioè su tutto, in un momento di grande crisi economica dove i lavoratori saranno costretti a lasciare in azienda parte del salario o peggiorare le proprie condizioni di vita sul posto di lavoro.
L’accordo prevede la esigibilità degli accordi, di questi accordi in deroga, anche per chi non li condivide e le sanzioni per chi contrasta, sanzioni che colpiscono il sindacato e i delegati aziendali.
L’accordo prevede che una giuria di arbitri formata da tre rappresentanti di CGIL CISL UIL, tre della Confindustria e un esperto esterno decida sui comportamenti delle categorie.
Da parte nostra combatteremo questo accordo in difesa delle libertà sindacali e di quelle dei lavoratori con tutti gli strumenti necessari a rovesciarlo.
Per quanto ci riguarda porteremo le nostre idee su tutte le platee congressuale spiegando che le clausole dell’accordo violano i principi e lo statuto della CGIL e la stessa Costituzione.
Per questo motivo l’accordo non può essere portato al voto dei lavoratori, pertanto chiediamo
Il ritiro dalla firma dell’accordo del 10 Gennaio da parte del Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso.
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