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Meridio Gerardo, Consigliere Comunale Pdl - Domanda di attualità: Dall’alluvione sottovalutata, nessuna pulizia delle fognature e la città si allaga. 

Sulla stampa dei giorni scorsi è riportata la cronaca dell’ennesimo allagamento per un semplice acquazzone, di parte della città e della gestione  fallimentare dell’Amministrazione Variati sulla vicenda. Bastano venti centimetri d'acqua in via XX Settembre (foto Il Gazzettino.it), ancora di più in viale Brotton. Per mandare in tilt il sistema fognario.

Ma ancora più grave, si apprende che alcuni dei pozzetti di ispezione, sono ancora saldati dall'epoca della visita del presidente della Repubblica, nei giorni successivi all'alluvione e che, pertanto, alcuna operazione di pulizia delle fognature è stata fatta dall’epoca dell’alluvione, ma solo una parziale pulizia delle caditoie.

La motivazione del perché non si è pensato di riaprirli prima? «Perché è un lavoro che richiede la chiusura della strada», rispondono da Acque Vicentine. Si pensava fosse sufficiente il mantenimento in efficienza delle caditoie. Invece c'è un tappo nei tubi, forse dovuto al fango che si è accumulato proprio con l'alluvione; forse è un cedimento delle condotte, che sono tra le più vecchie della città.

Questo conferma ancora una volta che dopo il fallimento dell’Amministrazione Variati nell’affrontare l’emergenza alluvione, superato mediaticamente, con la gestione successiva  con il volontariato ecc. nulla è più stato fatto. Era logico ed evidente, come avevamo segnalato in consiglio comunale, nel dibattito sull’alluvione che le fognature dovevano essere ripulite dal fango dell’alluvione, pena in caso contrario il loro intasamento e nuovi allagamenti.

Cattivi profeti ? oggi i cittadini potrebbero, a ragione, citare il Comune di Vicenza e Acque Vicentine per i danni creati loro dalla mancata pulizia delle fognature.

Per quanto sopra il sottoscritto chiede spiegazioni al Sindaco.