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Dalla Pozza punta sulle auto elettriche. Ma a Vicenza, per adesso, non se ne vedono

Di Martina Lucchin Mercoledi 18 Settembre 2013 alle 13:29 | 0 commenti

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Nonostante meno di 20 veicoli elettrici circolino nella provincia di Vicenza l’amministrazione Variati ha deciso di provare a dare un’accelerata alla mobilità sostenibile del capoluogo. Al park Fogazzaro l’assessore Dalla Pozza ha inaugurato questa mattin la prima colonnina di ricarica per la batteria delle auto elettriche che potranno usufruire del servizio in maniera gratuita per i prossimi due anni, visto che sarà il Comune stesso a coprire la spesa. 

La sfida dell’assessore è di incentivare il più possibile il passaggio ad una motricità non inquinante offrendo ai cittadini strumenti comodi ed efficienti per farlo. Sono quindi in programma altre cinque colonnine entro la fine del 2014, un software in grado di indicare i punti di ricarica, mentre i veicoli elettrici potranno sostare gratis in tutto il capoluogo berico.

La presa di posizione dell’amministrazione Variati, che per la mobilità elettrica mette in campo circa 35 mila euro e che dal 2011 insieme ad altri 84 comuni della provincia aderisce al progetto avviato da Confartigianato – che ha donato  la colonnina – “Futuro elettrizzante” , potrebbe essere però vista sotto luci differenti: come il tanto desiderato passo avanti verso una mobilità rispettosa dell’ambiente, da parte dei movimenti e partiti che si battono da anni per questo; oppure agli occhi di chi fino a pochi mesi fa chiedeva a gran voce l’apertura al traffico del centro storico potrebbe apparire un inutile spreco di soldi, considerato che come spiega lo sponsor del progetto, il concessionario Becast, un solo veicolo elettrico è stato immatricolato a Vicenza. 

Saranno solo i vicentini a decretare chi aveva la vista più lunga. Di certo se l’elettrico non riuscirà a catturare almeno una buona fetta di loro, magari per il risparmio economico che viene da un’auto del genere una volta ammortizzato il costo iniziale che parte dai 25 mila euro, l’ambizioso progetto di Dalla Pozza di “fare di Vicenza il polo italiano della green economy” avrà vita breve.  

 

Nella foto: l'assessore Antonio Dalla Pozza e il vicepresidente di Confartigianato Vicenza Antonio Piva 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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