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Dal Pi al pig

Di Marco Milioni Sabato 17 Novembre 2012 alle 16:25 | 0 commenti

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Alla fine il tanto vituperato Bid è diventato lo snodo principale del nuovo piano regolatore quinquennale varato dal consiglio comunale, il Pi. La maggioranza pressoché monomarca in salsa Pd, saldamente detenuta dal sindaco Achille Variati, ha finito per far sua quella che un tempo fu «la porcata» marchiata centrodestra. Poco importa se un numero medio o grande di richieste siano state cassate dagli uffici.

Poco o nulla importa se siano state cassate, come spiegano il primo cittadino e la Lazzari, le proposte relative a grandi superfici. La questione è di metodo. Come può una concezione «elettoralistica» considerata inaccettabile nel 2005 divenire accettabile nel 2012? È la casacca a rendere passabile la sbobba o contano invece gli ingredienti? Ma nel giro di valzer che sta abbracciando la politica locale c'è un altro passo poco chiaro. Pochi giorni fa la «sinistra diffusa», una piattaforma di cittadini vicini o militanti all'interno di Sel ha diramato un documento in cui i cento firmatari spiegano di valutare nel complesso positivamente l'operato della giunta Variati, ma di non condividerne i risultati dell'azione amministrativa in materia urbanistica. Ma l'urbanistica vale i tre quarti delle incombenze politico-amministrative di una consiliatura. È come congratularsi con un cardiochirurgo per l'intervento perfettamente riuscito, salvo un piccolo appunto dovuto alla morte del paziente. E c'è un di più. Variati parla sempre di un Pi che nei grossi interventi pesa solo 40.000 metri quadri o giù di lì. Ma si dimentica sempre del piano «Vicenza Est stadio bis» (300.000 metri quadri scarsi) cui si aggiunge la stranezza della fascia di rispetto stradale che lì in zona magicamente si restringe davanti al Pua 215 del gruppo Unicomm, griffato dal progettista ex vicesindaco variatiano ex Psi Sergio Carta. Che dice in merito Sel?

Leggi tutti gli articoli su: Piano degli Interventi, VicenzaPiù n. 244

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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