Opinioni | Categorie: Politica

Dal Molin,comunque vada sarà una sconfitta

Di Luca Matteazzi Venerdi 16 Aprile 2010 alle 20:09 | 0 commenti

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Gli ordini del giorno del consiglio comunale non hanno una tradizione brillante. Sono atti di indirizzo, senza nessuna efficacia pratica e senza potere vincolante. Prova ne è che il più famoso tra gli ordini del giorno votati in Sala Bernarda - quello del 26 ottobre 2006 con cui il Comune ha detto sì alla nuova base americana a condizione che venissero rispettate alcune condizioni - è rimasto lettera morta: disatteso punto per punto senza che succedesse nulla. Ora, con due nuovi ordini del giorno, il Comune ci riprova.
Dice definitivamente addio all'aeroporto e fissa la lista delle compensazioni che la città si attende per la vicenda Dal Molin: la sdemanializzazione del lato est per crearvi un parco, la realizzazione della tangenziale nord, la costruzione di una linea di autobus elettrici, il potenziamento dei corsi universitari.

Il progetto definitivo (?) della baseLo fa con una votazione bipartisan che accomuna praticamente tutto il consiglio (uniche eccezioni, la Lista Cicero e Cinzia Bottene). E che consegna nelle mani del sindaco, come ha giustamente sottolineato Variati (nella foto col commissario Paolo costa), un mandato politico mai così ampio.
Ecco appunto. Si tratta solo di un mandato politico: importante, pesante, significativo, unitario, ma che ha di fronte un percorso tutto in salita. Per ora, di certo, c'è solo quello che Vicenza ha perso. Al posto di una base militare italiana ne avrà un americana, e non è esattamente la stessa cosa. L'aeroporto, che in passato è stato una macchina mangiasoldi ma che avrebbe anche potuto essere sfruttato in maniera più intelligente, se ne è andato per sempre. In cambio, forse, ci sarà il Parco della Pace (a pochi metri dalla più grande base statunitense d'Europa e guardato a vista dai militari della 173 brigata). Forse, verrà realizzato il pezzo mancante della tangenziale. Forse verrà costruita una linea per i tram elettrici. E forse ci sarà un'università più forte. Troppi forse per essere fiduciosi. E per non pensare che alla fine, il bicchiere, rischia di essere decisamente vuoto.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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