Dal Lago dà le spalle alla maggioranza, Dalla Negra ironizza e su Sala alita Variati. Che non è in ... sala
Martedi 11 Febbraio 2014 alle 17:03 | 0 commenti
Dopo la tumultuosa mattinata del Consiglio comunale che si è letteralmente e fisicamente "incrociato" con la protesta dei dipendenti in sciopero per difendere i loro già striminziti stipendi, il pomeriggio, dopo l'almeno apparente tregua sindacale, ha lasciato spazio a scaramucce, tra l'altro gestite con sorniona sicurezza dal presidente Federico Formisano, su argomenti che sarebbero importanti come la priorità da assegnare all'assunzione di assistenti sociali per assicurare continuità nel servizio all'utenza.
Sull'odg relativo la capogruppo dell'omonima Lista, Manuela Dal Lago (fotografata di spalle durante il suo intervento), ha annunciato l'astensione dei gruppi che fanno riferimento alla sua area perché la maggioranza avrebbe tenuto fuori le minoranze da possibili apporti costruttivi.
Circostanza smentita dal vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci con vigore tra un conciliabolo e l'altro in frequenti capannelli, che si ripetono durante il pomeriggio e che, dopo un ultrriore break di disattenzione lamentato dalla consigliera Sabrina Bastianello e per il qual il vice di Variati, assente in sala, si scusa polemicamente, portano a una contestazione della stessa Bastianello verso le troppo frequenti  "carenze" di ascolto da parte dei consiglieri degli interventi altrui sui vari argomenti, tra cui l'agevolazione della mobilità ciclabile, sollevato da Valentina Dovigo e quello di cui sono rimasti "intasati" i media: le bollette Aim pagate ai nomadi.
Tra i vari interventi su questa questione, introdotta da un odg sui pari diritti reclamati per tutti i cittadini nell'avere accesso alle "prestazioni sociali erogate dal comune di Vicenza", Michele Dalla Negra ha per lo meno dato la sveglia a una sala fin troppo pomeridianamente "appisolata" tra decisioni scontate e, apparentemente, preordinate "a prescindere". Infatti con voce tonante ed ironica ha denunciato tra gli interventi di aiuto a pioggia e non inseriti in una programmazione, quella che pure vorrebbe Liliana Zaltron del M5S, un contributo di 600 euro erogato a una signora che avrebbe ben 44 parenti: «il comune dà 600 euro a una signora ma i parenti non potevano fare altrettanto tassandosi per soli 15 euro a testa...?».
Fa pensare, oltre che sorridere, l'osservazione del consigliere di Forza Italia palesemente  provocatoria (col suo stile da "castigat ridendo mores") verso l'assessore Isabella Sala, coraggiosamente sotto tiro. Anche del fuoco amico del sindaco, che proprio sulla questione nomadi avrebbe dato un altro esempio, si dice in ambienti a lui politicamente vicini, di scarico di responsabilità su assessori che prendono decisioni, magari sofferte e secondo una logica politica e sociale che farebbe parte del programma della maggioranza, ma che non trovano l'applauso della piazza. Che sarebbe il vero e unico Dio di Achille Variati, dicono sempre quelli che di lui si dichiarano ossequiosi e interessati amici in pubblico ma non hanno il coraggio di esserlo nel privato, magari  aiutandolo con le loro osservazioni ad essere migliore di quello che appare sui ritagli della stampa. Amica, sempre magari per interessi...
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