Opinioni | Quotidiano |

Dal fronte del lavoro

Di Giorgio Langella Sabato 17 Marzo 2012 alle 10:16 | 0 commenti

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I dati di gennaio 2012, relativi alla crisi del lavoro a Vicenza e in Veneto, evidenziano un peggioramento della situazione. Il leggero rallentamento registrato a fine anno 2011 del ricorso alla mobilità non è stato confermato. Anzi. A dicembre 2011 i lavoratori inseriti nelle liste di mobilità sono stati 550 a Vicenza e 2.763 in Veneto. Gennaio 2012 registra un aumento considerevole. A Vicenza sono 734 i lavoratori inseriti nelle liste di mobilità e 4.834 nel Veneto.

È preoccupante anche l'aumento delle ore di cassa integrazione richieste. Nel dicembre 2011 sono state 509.648 a Vicenza e 4.283.555 in Veneto. A gennaio 2012 sono 803.284 a Vicenza e 4.650.862 in Veneto.

Questi dati sono sintomo della crisi che colpisce soprattutto i lavoratori. La mancanza di lavoro è la vera emergenza. Bisogna agire per sviluppare il lavoro, riportarlo in Italia, impedire le delocalizzazioni. Bisogna investire nella ricerca e nello sviluppo, nei saperi e nella scuola pubblica. In questa situazione sarebbe necessario un governo di veri statisti (e non di "professori"). Un governo di persone che fossero in grado di guardare oltre la necessità di "fare cassa". Invece, ci troviamo governati da sedicenti tecnici che favoriscono la finanza, che discutono di come favorire la "flessibilità in uscita" (ovvero i licenziamenti individuali) cancellando l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (loro la chiamano "manutenzione" ma è solo la cancellazione del diritto costituzionale a un lavoro stabile).

I risultati sono sotto gli occhi di ognuno. Basta andare nelle fabbriche vuote perché i lavoratori sono in cassa integrazione. Basta contare le fabbriche chiuse, i capannoni vuoti. Basta tenere gli occhi aperti per rendersi conto che il problema è la mancanza di lavoro. Favorire i licenziamenti individuali non è la cura. È solo il "colpo di grazia".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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