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Dal 1° gennaio 2012 tutta la Fiat diventerà come Pomigliano, la condanna di Prc

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 24 Novembre 2011 alle 16:30 | 0 commenti

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Claudia Rancati, Circolo "Gramsci" del PRC di Vicenza - L'amministratore delegato Marchionne cancella tutti gli accordi collettivi nel gruppo Fiat: dal 1° gennaio 2012 tutta la Fiat diventerà come Pomigliano. Una mossa grave sia per gli effetti negativi che produrrà sulla vita concreta dei 70mila operai dell'azienda e sia perché crea un pericoloso precedente che può allargarsi a macchia d'olio. L'obiettivo dell'azienda torinese, infatti, era chiaro fin dall'inizio: sostituire il vecchio contratto nazionale dei metalmeccanici con l'accordo separato raggiunto per Pomigliano d'Arco.

Un accordo che la Fiom non ha firmato, a differenza di Cisl e Uil, che lo presentavano come un'eccezione, un sacrificio da fare in cambio di un rilancio della produzione che sarebbe arrivato con il nuovo piano Fabbrica Italia (di cui non si hanno ancora notizie). La realtà è che la Fiat sta chiudendo le fabbriche e gettando sul lastrico migliaia di operai, a partire dai lavoratori dello stabilimento di Termini Imerese.
L'accordo di Pomigliano è stato il varco attraverso il quale colpire i diritti dei lavoratori, aumentare i ritmi, ridurre le pause, limitare il diritto di sciopero, una breccia nelle relazioni sindacali che rischia ora di diventare una voragine, con migliaia di altre imprese operanti in Italia che potrebbero
facilmente seguire la strada indicata dal numero uno di Fiat-Chrysler.
Questo modello di relazioni sindacali ha la benedizione del nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti. Pietro Ichino, giuslavorista e senatore Pd, dichiara che non vede come una «catastrofe» la mossa del Lingotto ed afferma, in un'intervista al Mattino :«la disdetta contrattuale era annunciata. Altrimenti, l'annuncio di un mese fa di Fiat dell'uscita da Confindustria non
avrebbe avuto alcun senso». «Il fatto che un grande gruppo imprenditoriale intenda sperimentare un proprio sistema di relazioni industriali - aggiunge - diverso da quello di Confindustria dovrebbe essere considerato fisiologico, non patologico».
Per noi, invece la situazione rischia di diventare davvero grave e non possiamo permettere che i lavoratori metalmeccanici restino da soli in questa lotta per la democrazia e la dignità del lavoro.
La Fiom ha deciso subito di attuare due ore di sciopero, da utilizzare nei prossimi giorni per tenere assemblee informative in tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat. Dopodichè sarà il comitato centrale della Fiom, già convocato per il 29 novembre, a valutare le azioni più «utili e efficaci» da intraprendere a difesa della «libertà» e dei «diritti dei lavoratori», compresa l'eventuale
proclamazione di un nuovo sciopero generale di categoria.
E' importante da parte nostra esprimere il nostro appoggio concreto alla loro lotta che è la lotta di tutti i lavoratori.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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