Da RSU e USB di AVA l'attacco alla ripresa annunciata da Renzi
Venerdi 3 Aprile 2015 alle 12:15 | 0 commenti
"Che Renzi sia un inguaribile ottimista non c'è dubbio. Che Renzi sia un terrificante "ballista" è altrettanto certo. Anche Lui, come Berlusconi, Monti, Letta... sparge ottimismo a destra ed a manca, senza basi e senza costrutto". Apre con questi toni accesi la nota inviata alla stampa dal delegato RSU/USB di Alto Vicentino Ambiente, Luc Thibault.
"Non ci fidiamo più degli economisti che hanno sbagliato le previsioni, la diagnosi e la cura di questa stramaledetta crisi economica - prosegue nella sua disquisizione Thibault - peggiore di quella degli Anni '20 del secolo scorso. Non ci fidiamo più di chi continua a vedere la fine del tunnel nel 2009, nel 2010, nel 2013, nel 2014, nel 2015, nel 2017, nel 2024...."
A febbraio diminuisce il numero di occupati di 44 mila unità rispetto al mese precedente ma aumenta di 93 mila unità rispetto a febbraio 2014. I tecnici Istat precisano che si tratta di dati non confrontabili con quelli del Governo sulle 79 mila attivazioni di nuovi contratti, che non significano nuovi occupati.
Ma vediamo per punti le osservazioni sollevate da Thibault.
1 - ISTAT, RISALE LA DISOCCUPAZIONE, A FEBBRAIO TORNA A 12,7% (ANSA)
Il tasso di disoccupazione torna a salire al 12,7% a febbraio, dopo il ''forte calo'' di dicembre e l'ulteriore diminuzione di gennaio. Lo rileva l'Istat nei dati provvisori segnalando un aumento di 0,1 punti sul mese e di 0,2 punti sull'anno, che riporta il tasso al livello di dicembre. I disoccupati sono 23 mila in più.
2 - ISTAT, A FEBBRAIO -44 MILA OCCUPATI AL MESE, +93.000 ANNO. TASSO DI DISOCCUPAZIONE IN ITALIA NEGLI ULTIMI 58 ANNI (ALBERTO BAGNAI - ANSA)
A febbraio diminuisce il numero di occupati di 44 mila unità rispetto al mese precedente ma aumenta di 93 mila unità rispetto a febbraio 2014. Lo rileva l'Istat nei dati provvisori. Il tasso di occupazione è al 55,7%, in calo di 0,1 punti sul mese e in crescita di 0,2 punti sull'anno. I tecnici dell'istituto precisano che si tratta di dati non confrontabili con quelli del governo sulle 79 mila attivazioni di nuovi contratti, che ''sono dati di diversa natura e non necessariamente significano nuovi occupati.
Possono anche essere transizioni dal tempo determinato e altri tipi di contratti''. L'Istat informa che nel periodo dicembre-febbraio rispetto ai tre mesi precedenti l'occupazione ''è rimasta sostanzialmente stabile, mentre il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,4 punti, in larga misura per la risalita del tasso di inattività ''.
3 - ISTAT, CRESCE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE AL 42,6% (ANSA)
Sale il tasso di disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) al 42,6% a febbraio. Lo comunica l'Istat nei dati provvisori, dove rileva un aumento di 1,3 punti rispetto al mese precedente e di 0,1 punti rispetto all'anno precedente.
4 - LE TASSE?
"Come sempre le balle vengono a galla" - spiega senza mezzi termini Thibault. È stato registrato un aumento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel 2014 la pressione è risultata pari al 43,5%, in aumento anche di 0,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente, quando si era attestata al 43,4%.
Secondo Istat, "nel quarto trimestre 2014 la pressione fiscale è salita al 50,3%, +0,1%". L'istituto di statistica ha registrato un aumento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel 2014 la pressione è risultata pari al 43,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente, quando si era attestata al 43,4%. In discesa la spesa per finanziare il debito pubblico La pressione fiscale aumenta, nonostante gli annunci in senso contrario del governo. Secondo l'Istat, nel quarto trimestre 2014 la pressione fiscale è stata pari al 50,3%, in progresso di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2013 (50,2%). Nell'intero 2014 il rapporto tra gettito fiscale e Pil - cioè appunto la pressione fiscale - è risultato pari al 43,5%, in salita di altri 0,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente quando si era attestata al 43,4 per cento.
In aumento, secondo l'istituto di statistica, anche il rapporto tra deficit e Pil, che come già annunciato dall'esecutivo nel 2014 è stato pari al 3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a quello del 2013 (quando si è attestato al 2,9%) ma sotto il tetto fissato da Bruxelles. Nel quarto trimestre dello scorso anno, poi, l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil (dati grezzi) è stato pari al 2,3%, risultando superiore di 1,1 punti percentuali rispetto a quello del corrispondente trimestre 2013. I precedenti tre trimestri 2014 sono stati rivisti in miglioramento.
5 - PENSIONI D'ORO?
Nei fatti, il taglio alle pensioni "dorate" non solo non viene eliminato ma:
a) Viene prorogato fino al 31/12/2016;
b) Â Viene esteso da pensioni lorde annue superiori ai 90.000 euro/anno a quelle superiori ai 75.198 euro/anno;
c) Viene articolato in 3 fasce: 6% di tassa per pensioni da 14,1 a 20 volte il minimo INPS (447,61 euro/mese); 12% di tassa per pensioni da 20,1 a 30 volte il minimo INPS; 18% di tassa per pensioni da 30,1 volte il minimo INPS fino all'infinito;
d) Ne consegue che, così, si allarga la platea dei tassati e si aumenta l'entità delle trattenute.
"Non ci sono dubbi che l'unica cosa coerente di Matteo Renzi sia la sua incoerenza - conclude il Delegato RSU USB di AVA, Luc Thibault - sapendo che quando dice una cosa, poi ci si deve aspettare il contrario, altrimenti continueremo a farci prendere beatamente in giro, incantati dagli slogan e fermandoci ai titoli di decreti e riforme".
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