Da Milanese ad Obama. Passando per Paniz
Giovedi 22 Settembre 2011 alle 19:46 | 0 commenti
Il Parlamento (ramo Camera dei deputati) ha salvato, per ora, l'onorevole PDL Milanese, noto alle cronache grazie alla particolare «stima» che aveva di lui il ministro Giulio Tremonti. Che Tremonti non fosse un genio l'ho sempre sostenuto (ne avevo contezza diretta) con grande dispetto dei vari soloni «imprenditoriali» che ora sto cercando come Diogene.
Qui però c'è qualcosa di strano che riesce di difficile comprensione.
Quel che è certo risulta dal penoso intervento dell'on. Maurizio Paniz. «Colleghi» ha detto «ognuno di voi potrebbe essere nella sua situazione»! Forse potrebbe esserlo l'on. Paniz! Sono stato parlamentare e poiché non ho mai adottato sistemi «Milanese» mi sarei sentito offeso.
Non avrei sfidato a duello Paniz (a parte il fatto che è vietato non lo ritengo degno di tal sistema!)
ma lo avrei preso, in Aula, a calci sul sedere! Pensi a sé ed ai suoi colleghi di partito se vuole, a meno che ... a meno che in grande o in piccolo il «Milanese» non sia un giochino generale.
Certo che con un Presidente del Consiglio OFF LIMITS e con tale personaggi in Parlamento non ci si può stupire se il Presidente degli USA, deliberatamente, e sottolineo il deliberatamente, all'ONU ha evitato di citare l'Italia in relazione all'intervento in Libia.
Se qualche cretinetto (ce ne sono molti in circolazione) avesse dubbi, lo informiamo che il discorso di politica estera del Presidente USA, prima passa per lo staff degli esteri presidenziali e poi viene controllato dallo staff della Segreteria di Stato
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