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CUOA, il consigliere indipendente: la garanzia per una buona governance aziendale

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 9 Marzo 2015 alle 18:21 | 0 commenti

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CUOA - Si è tenuto oggi, al CUOA, l’esclusivo seminario “Chi va in CdA? Organizzare i Consigli di Amministrazione nelle imprese moderne”, con l’obiettivo di approfondire il tema della governance aziendale. L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per discutere e valutare il coinvolgimento di persone esterne alla rete familiare dell’azienda, i “consiglieri indipendenti”, nei processi strategici, al fine di potenziare e ampliare il portafoglio di competenze dell’impresa e di favorire i percorsi d’innovazione e riposizionamento strategico.

I saluti istituzionali del Direttore Generale CUOA, Giuseppe Caldiera e l’introduzione del Direttore scientifico Area Imprenditorialità CUOA Business School, Paolo Gubitta hanno dato il benvenuto agli ospiti della serata: Enrico Maria Bignami, CEO di Bignami Associati e Presidente del Collegio Sindacale di Telecom Italia, Katia Da Ros, imprenditrice di Irinox e Claudio De Nadai, consigliere indipendente di Irinox.

In particolare, Enrico Maria Bignami, da sempre al fianco delle piccole e medie imprese italiane, in occasione del seminario ha presentato il documento sui Principi di una buona corporate governance nelle PMI, frutto del lavoro di un reflection group di Nedcommunity, l’associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti, della quale Bignami è membro del Consiglio Direttivo e per la quale ha coordinato il gruppo di lavoro.

“La complessità e la velocità di cambiamento del sistema economico-sociale rappresentano una sfida importante che deve essere raccolta.”- commenta Bignami - “Sostengo da tempo che, soprattutto per l’Italia, è cruciale indurre un processo di cambiamento culturale che porti le imprese a valorizzare il percorso verso una buona governance: non esiste un'azienda che possa funzionare e durare nel medio lungo termine, senza essere adeguatamente diretta e controllata. Le imprese italiane, e soprattutto le PMI, sono soggette ad un forte individualismo ed a oggettivi vincoli esterni (burocrazia, giustizia lenta, corruzione …) che incidono sull’efficienza complessiva del sistema: proprio per superare queste difficoltà occorre maturare un’adeguata percezione e valorizzazione dei benefici che discendono da una corretta governance aziendale. Ben vengano quindi occasioni come quella di oggi per approfondire e divulgare questi temi, soprattutto in contesti territoriali a forte vocazione produttiva ed imprenditoriale”.

“La figura del consigliere indipendente – afferma Paolo Gubitta – deve essere assimilata sempre più dalle famiglie imprenditoriali, le quali hanno bisogno di essere accompagnate attraverso un percorso di apertura, caratterizzato dalla diffusione delle competenze e della cultura della buona governance, nonché dallo sviluppo di sistemi efficienti ed efficaci di direzione e controllo per rendere l’impresa più ‘duratura e contendibile’. Il documento elaborato da Enrico Maria Bignami rappresenta proprio un primo riferimento in tema di corporate governance per tutte quelle società di piccole e medie dimensioni non quotate e per i relativi stakeholder”.

Il seminario rientra all’interno di un percorso di quattro incontri organizzati durante l’anno dal CUOA e dedicati a tutti i 58 soci sostenitori della business school vicentina[1], che possono, inoltre, partecipare ad altrettanti incontri organizzati dai due club tematici interni al CUOA: il CLUB Finance, la community di riferimento per la discussione, il confronto, l’elaborazione d’idee e proposte sui temi della finanza e il Lean CLUB, punto di riferimento per le aziende che hanno implementato al proprio interno modelli di sperimentazione e applicazione del pensiero snello, per aumentare valore e ridurre gli sprechi.

Per maggiori informazioni: Michela Rossetto, responsabile progetto CLUB Member CUOA, tel. 0444 333753, [email protected], www.cuoa.it.

Leggi tutti gli articoli su: Cuoa, Paolo Gubitta, Giuseppe Caldiera, Michela Rossetto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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