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Cui prodest? ... la firma di una generica intesa tra il Governo e il Comune su compensazioni

Di Citizen Writers Lunedi 25 Luglio 2011 alle 22:18 | 0 commenti

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Riceviamo su [email protected] da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo.
La famosa locuzione di Seneca può ben applicarsi a quanto sta accadendo a Vicenza. La firma di una generica intesa tra il Governo e il Comune senza che però si abbia contezza del denaro effettivamente da spendere oggi e che graverà nel futuro sulle tasche dei vicentini e la continua affermazione del valore di quanto si andrà facendo invitano a chiedersi quale sia il vero fine e a chi gioverà quanto si sta ideando.

Rispondere a queste domande ci aiuta a comprendere il perché si voglia a tutti i costi costruire un parco al limite della città, con un comodato d'uso di soli 50 anni, dove il governo centrale potrà riprendersi l'area a suo piacimento. Si invocano le motivazioni ideali, ossia la pace e si sa che per la pace è necessario talora spendere, come sosteneva il grande fautore della pace Erasmo da Rotterdam, si invoca la positività della pace per il genere umano e in particolare per quello vicentino, si sottolinea che costruire vicino ad una caserma un luogo di pace è simbolico e invitante, si auspica un'età dell' oro dove l'armonia nelle genti e nel territorio sia finalmente realizzata. Tutte considerazioni importanti, che potrebbero ben essere svolte anche nel parco vicino al Mercato Nuovo e credo in ogni luogo. Mi domando come mai questa Giunta non abbia ancora proposto il cartello "Vicenza-città della pace". Se, infatti, ragioniamo sul tema della pace che non è il semplice silenzio delle armi, e nemmeno una "lotta" come sostengono alcuni pacifisti, ma una vera condizione di vita che si esprime in ogni piccolo gesto e non dovrebbe mai aver bisogno di luoghi, perché il vero luogo della pace è il cuore e la ragione dell'uomo, allora dovremo sostenere che a Vicenza, considerata una città pacifica, non si abbia bisogno di un parco per sottolineare una condizione già presente. Se, invece, al contrario, ci chiediamo se è utile alla città, se ha un vero fine civile, allora forse insorgono dei dubbi che investono non tanto la zona che si dice predestinata a tanto nobile scopo, ma quelle limitrofe, dove magari si possa con qualche variante magari costruire un nuovo parco città, visto e considerato che la zona a tale scopo potrebbe ben prestarsi. Allora, in questo caso, non più l'idealismo, ma un concretissimo vantaggio, che viene ammantato da parole di pace e in realtà e inviata a considerare che la famosa frase di Seneca vada letta nella sua interezza (cui prodest scelus, is fecit", cioè "colui al quale la scelleratezza porta vantaggi, egli l'ha compiuta") perché è scelleratezza servirsi della pace per fare magari buoni affari.
Il dubbio, insegnatoci da Sant'Agostino e non solo aiuta a fare luce sulla verità!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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