Cub:nessuno tocchi le Aim, risanate da Fazioli. Maggioranza cambiata, presidente resista!
Domenica 26 Giugno 2011 alle 21:52 | 0 commenti
Germano Raniero, RdB Cub - Il settore dei "beni comuni"; acqua energia, igiene ambientale, trasporti urbani nella nostra città e nei comuni contermini è gestito direttamente da AIM. Le AIM hanno subito negli anni diverse trasformazioni, sono state per anni un pozzo di risorse per il comune, fino ad arrivare a quelle che sono oggi: una azienda multiservizi. Aim ha subito nel recente passato un saccheggio da parte di un presidente, nominato dalla ex maggioranza che si è avventurato su operazioni poco trasparenti e sicuramente dannose per i cittadini.
Ora si è al pareggio di bilancio, pareggio portato a casa da un presidente "super pagato", criticato per questo, che, chiamato dall'attuale sindaco a raddrizzare la baracca, ora pare poco amato anche da chi lo ha voluto.
Un Presidente che dimostra competenza e idee chiare; proprio in questi giorni il Presidente ha chiarito il suo pensiero rispetto al futuro dell'Azienda chiarendo la sua intenzione a gestire i servizi in house e a non correre verso incorporazioni, al massimo join venture, che non si sa dove portano se non a fare gli interessi politici o economici di qualcuno,.
Queste uscite non sono piaciute.
E i mal di pancia nella attuale maggioranza sono emersi anche perché nelle stanze del Comune di Vicenza la maggioranza non è quello uscita dalle urne di 3 anni fa ma è cambiata e sta ulteriormente modificandosi in vista della prossima tornata elettorale: l'ingresso di Cicero, di Pecori, i recenti patti con la Sartori, l'accordo con l' "eretico" sindaco di Verona, Tosi, dicono questo anche a chi vuole restare il più neutro possibile.
Dietro questi mutamenti si vedono alcuni poteri forti che chiedono di tornare in ballo nella gestione economica della città e si capiscono le insofferenze verso il Presidente AIM, che continua a mantenere coerentemente la sua linea.
Linea in verità rafforzata dal recente risultato sui referendum che ricordiamo riguardavano, il primo referendum, non solo il servizio idrico ma anche tutti i servizi locali di rilevanza economica: il responso è stato chiarissimo nessun privato deve entrare nella gestione di questi servizi, non ci deve essere il "giusto profitto" sui servizi pubblici.
Siamo giunti ad un bivio: proprio per questo chiediamo che la disputa esca dai palazzi e coinvolga i lavoratori e i cittadini.
In fondo i servizi AIM sono un bene comune di tutti non dei soliti noti.
Ecco ad un Presidente che ha una condotta chiara è giusto chiedere che tenga duro, che si faccia sostenere da lavoratori e cittadini dando risposte su questo terreno.
Intanto la Regione taglia i finanziamenti al trasporto pubblico locale (AIM - FTV) con il risultato che si tagliano le corse, si aumenta i prezzi su biglietti e abbonamenti: misure che sicuramente provocheranno le giuste opposizioni di chi è costretto a subire questi aumenti, che per inciso sono studenti, pensionati e lavoratori immigrati.
Ma anche questi sono beni comuni e a protestare dobbiamo essere tutti.
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