Cub: giovani Rom espulsi da bus Aim, regole a riscrivere
Domenica 27 Gennaio 2013 alle 15:38 | 0 commenti
Maria Teresa Turetta, CUB Vicenza - Sul caso dei ragazzi nomadi fatti scendere dal bus di AIM, molto si è detto in questi giorni, nessuno però si è soffermato sul fatto che comunque si trattava di ragazzi, che, proprio in quanto tali, devono ancora essere formati. Di sicuro quanto è successo non aiuta a costruire un dialogo con queste persone, ma istiga all'odio.
Andrebbe appurato anche se tali controlli e tali disposizioni si applichino anche quando i nostri ragazzi sono stipati come bestie dento i bus AIM negli orari di punta del servizio, oppure nel caso dei treni dei pendolari dove le persone sopravvivono in condizioni disumane pur di arrivare al lavoro o a scuola. Di sicuro non vanno condannati i lavoratori che, loro malgrado, devono far rispettare le regole, regole che però scopriamo essere state scritte in piena epoca fascista. Il dovere di chi dirige AIM e del Comune di Vicenza, quindi, sarebbe quello di riscrivere queste regole, rendendole attuali. Visto che ciò non è avvenuto, auspichiamo che tali fatti non succedano mai più, e che chi lavora in AIM si prodighi affinchè i regolamenti vadano applicati usando il buon senso, senza scordarsi mai che in certi casi il dialogo è più costruttivo di una punizione eclatante, soprattutto se si tratta di ragazzi.
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