Cronistoria dell'aviazione vicentina e dell'Aero Club "Ugo Capitanio": 1994-2008
Lunedi 24 Ottobre 2011 alle 19:01 | 0 commenti
Cronistoria dell'aviazione vicentina e dell'Aero Club "Ugo Capitanio": 1994-2008 (qui la IV puntata e qui la Photo gallery)
L'"Ugo Capitanio" resiste
Nel 1994 la flotta dell'Aero Club di Vicenza poteva contare su sei velivoli a motore e ogni primavera si svolgeva il Rally dei Monti Berici. Nel settembre del 1997, il "Capitanio" riuscì a organizzare, in collaborazione con l'Associazione Donatori Midollo Osseo, e sotto il patrocinio dell'Aeronautica, dell'Amministrazione comunale e provinciale, una memorabile esibizione, purtroppo l'ultima di quella portata.
Furono anni di decadenza, a cominciare dal Club nazionale, per via della congiuntura economica, l'aumento dei costi del carburante, ecc. A questo si devono aggiungere le misure restrittive in termini di sicurezza dopo i noti fatti del 2001, oltre agli intralci e alla burocratizzazione originati dalla gestione integrale del traffico aereo vicentino sotto il Ministero dei Trasporti.
La questione Dal Molin resta ancora aperta, da quell'ottobre 2006 in cui, dopo un acceso e drammatico dibattito, si giunse alla cessione dell'area aeroportuale agli USA.
Da quel momento una ferita sanguina nella comunità berica e il "Capitanio", che a stento lotta per la sua sopravvivenza, rappresenta uno degli aspetti dell'intera faccenda.
2006: Nasce il Movimento "No Dal Molin"
In un territorio già fortemente militarizzato, i cittadini vicentini hanno detto no all'ennesima usurpazione territoriale, ponendo l'accento sul problema ambientale: l'area è un angolo verde che nasconde nel sottosuolo la più grande falda acquifera dell'Italia settentrionale.
Il 6 agosto 2006 vi fu la prima fiaccolata di protesta, ma il Movimento era destinato a crescere e a prendere sempre più carattere internazionale. "L'editto di Bucarest", del 16 gennaio 2007, sancirà il via libero definitivo all'ampliamento della base di Vicenza. La questione del "Dal Molin" è stato allora un valzer di ipocrisie politiche e manifestazioni di piazza, di decisioni e di cautele, di cui ancora non si comprendono bene gli effettivi esiti.
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