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Crisi del settore estrattivo, i cavatori a Vicenza: sbloccate infrastrutture e credito

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Dicembre 2013 alle 17:46 | 0 commenti

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Albo dei Cavatori del Veneto - La crisi del settore estrattivo, derivata dalla crisi del mercato delle costruzioni, si è oggi allargata anche a tutti i comparti dell’indotto coinvolgendo centinaia di aziende, i costruttori di macchine e impianti di cantiere, i trasportatori e gli impiantisti. «La Giunta regionale del Veneto ha recentemente adottato il nuovo Piano Cave e il Consiglio sta per esaminare la nuova legge regionale di settore.

Oggi, però, il nostro settore ha bisogno non solo di regolamentazione, ma soprattutto di sostegno e rilancio – dichiara Raffaella Grassi, Presidente di Albo Cavatori del Veneto, in occasione della tavola rotonda “La crisi del settore estrattivo” – Oggi, abbiamo presentato alla politica alcune proposte per sostenere le imprese che hanno scelto di rimanere e investire nel nostro territorio. Per far questo diventa necessario, prima di tutto, sbloccare le infrastrutture già approvate e ridurre le tempistiche della burocrazia».

Le richieste che riguardano i due macroambiti che caratterizzano il settore estrattivo: quello delle ghiaie e sabbie e quello di marmi e pietre.

Proposte per l’ambito ghiaie e sabbie

·         STRUMENTI DI GARANZIA DEDICATI PER AGEVOLARE L’ACCESSO AL CREDITO BANCARIO

La Regione del Veneto garantisca nei confronti delle banche per le aziende del settore estrattivo, che lavorano su grandi opere pubbliche al momento bloccate, rallentate o a loro volta non finanziate.

·         DEFINIZIONE DI MECCANISMI INCENTIVANTI PER IL FINANZIAMENTO ALLE AZIENDE

Richiesta di un tavolo di confronto con la politica per l’individuazione nel bilancio regionale le risorse da destinare al rilancio del settore, ad esempio finanziamenti a tasso agevolato con criteri premianti per le aziende certificate.

·         PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE DI COSTI E OBBLIGHI BUROCRATICI

Alcune cave limitrofe a grandi cantieri pubblici, dove c’è surplus di materiali inerti di scavo, hanno difficoltà a distribuire il proprio materiale di cava. Diventa quindi strategico richiedere un provvedimento che comporti la sospensione di costi fissi e obblighi burocratici a cui sono soggette le aziende in quanto titolari di un’autorizzazione di cava.

Proposte per l’ambito marmi e pietre

·         UTILIZZO ESCLUSIVO DI PIETRE E MARMI LOCALI NELL’EDILIZIA PUBBLICA

Individuare dei sistemi che garantiscano l’utilizzo esclusivo delle pietre e dei marmi locali nell’edilizia pubblica. Sempre più spesso i materiali lapidei sono importati dall’estero, Cina in primis, anche per realizzazione di opere pubbliche e restauri in centri storici. In questo momento, considerato il gran numero di aziende del settore in Veneto, è necessario definire una disposizione per motivi legati alla crisi, alla valorizzazione di pietre e marmi locali e alla riduzione d’impatto sull’ambiente (km 0).

Leggi tutti gli articoli su: cave, Raffaella Grassi, Albo dei Cavatori del Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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