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Crisi bancarie, bruciato l'1% del Pil: per Barbagallo è poco

Di Rassegna Stampa Domenica 25 Marzo 2018 alle 12:39 | 0 commenti

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Il sistema bancario si sta gradualmente rafforzando. Lo dice il capo del dipartimento di Vigilanza di Bankitalia Carmelo Barbagallo. Il Cet1 ratio, che è l'indicatore che misura la solidità bancaria, tra 2015 e 2017 è passato dal 12,3 al 13,8%. «La crescita - ha ricordato Barbagallo - è ascrivibile alla raccolta di capitale sul mercato da parte di tre intermediari per 14 miliardi. Vi hanno contribuito, oltre all'autofinanziamento, la dismissione di parte degli attivi delle due banche venete con il sostegno

pubblico e la ricapitalizzazione precauzionale di Mps».

Barbagallo sostiene «che i costi delle crisi bancarie per il contribuente sono stati nel complesso contenuti: secondo stime recenti l'aumento del debito pubblico riconducibile al sostegno alle banche ammonta a circa l'1 per cento del Pil in Italia, contro una media del 4,5% per i paesi dell'area euro». «I crediti deteriorati in termini di stock, al netto delle rettifiche, - ha spiegato Barbagallo - si sono ridotti dal picco di 200 miliardi del 2015 a circa 140 a fine 2017. La riduzione dei crediti deteriorati è consistente e ha interessato sia gli stock sia i flussi. I primi, al netto delle rettifiche, si sono ridotti dal picco di 200 miliardi del 2015 a circa 140 a fine 2017. I secondi sono ora pari, in rapporto al totale dei finanziamenti, al 2% circa, contro un picco di più del 5% nel 2013» Il processo di derisking «è destinato a continuare e consentirà di portare il sistema bancario italiano verso la normalizzazione» ha detto Barbagallo. «Le banche italiane stanno accelerando la cessione degli Npl e Bankitalia le sollecita a spingere sempre di più in questa fase favorevole di mercato» ha quindi precisato.

da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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