Quotidiano | Categorie: Politica

Crediti Iva: proposta di legge salva imprese dei Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto

Di Emma Reda Sabato 3 Ottobre 2015 alle 11:53 | 0 commenti

ArticleImage

I giovani imprenditori del Veneto con una serie di iniziative si sono rivolti al mondo politico con una serie di proposte di riforme per il rinnovamento del Paese come il disegno di legge per la riforma elettorale con la distribuzione dei collegi. Pubblichiamo qui una loro nota ufficiale in cui quello che dice Giordano Riello (Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto) è così sintetizzabile: "basta con i crediti iva che diventano "tagliole" per le imprese. Lo Stato deve consentire un rapido recupero dell'imposta quando il contraente è inadempiente"

Ecco la nota dei Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto

Basta con i crediti di lunga durata imposti per legge e che hanno portato negli ultimi anni alla chiusura o al fallimento di centinaia di aziende e quindi alla relativa perdita occupazionale.

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto, presieduto da Giordano Riello, ha approntato una proposta di legge che prevede la possibilità per un contribuente di inviare la nota di variazione dell'Iva fin dal momento dell'annuncio dell'apertura di una procedura concorsuale per il suo debitore inadempiente. Per un'impresa significa poter recuperare l'Iva versata in precedenza per una fattura emessa ma mai saldata dall'acquirente di un bene o fruitore di un servizio.

La normativa vigente, in base all'interpretazione datane dall'Agenzia delle Entrate, risulta oggettivamente vessatoria nei confronti di chi fa il proprio dovere. Attualmente, l'interpretazione fornita dall'Agenzia delle Entrate all'art. 26, comma 2, del Dpr n. 633/1972 impone di attendere la fine della fase esecutiva per poter finalmente procedere all'emissione della nota di variazione, procrastinandola dunque all'infruttuoso esperimento della procedura.

Un'attesa così prolungata può incidere pesantemente sulle condizioni di liquidità dell'azienda, e purtroppo lo ha fatto nel passato anche recente. Al danno originato dall'inadempienza del contraente, che non eroga il corrispettivo a fronte della cessione di un bene o dell'erogazione di un servizio, si aggiunge quello di dover versare un'imposta teoricamente ‘neutrale', che in questi casi si trasforma in una iniqua tagliola per l'imprenditore.

Il Gruppo Giovani Imprenditori del Veneto, riprendendo i lavori della Commissione Fisco di Confindustria, propone di introdurre una norma di interpretazione autentica dell'art. 26, comma 2 del Dpr n. 633/1972, in cui si evidenzi che il richiamo all'esito di procedure rimaste infruttuose, come momento a partire dal quale sia possibile l'emissione della nota di variazione dell'Iva, vada inteso limitatamente alle procedure esecutive individuali e non a quelle concorsuali, come del resto dovrebbe già evincersi da una rigorosa lettura della norma.


"Lo Stato- dichiara il Presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Veneto, Giordano Riello- dovrebbe essere al fianco di chi crea sviluppo, ma al contrario, tra ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, norme e prassi interpretative che penalizzano le imprese, di fatto spesso è causa di fallimenti e di drammi esistenziali".

"In questo Paese -continua Riello- più di quindicimila imprese hanno chiuso i battenti per essere creditrici nei confronti di uno Stato inadempiente e, durante il periodo di crisi, 1/3 delle aziende italiane sono fallite per il debito insoluto della Pubblica Amministrazione. La speculazione sui tempi dell'Iva costituisce solo uno degli esempi di come la normativa vigente, o l'interpretazione che ne viene data, può concorrere ad aggravare un contesto sfavorevole per le imprese. Dobbiamo assolutamente cambiare registro e in fretta, se vogliamo evitare che il declino del nostro sistema diventi irreversibile. La nostra proposta, in tal senso, intende essere un contributo per un'inversione di tendenza. Per dare sostegno al mondo produttivo ma anche per rinsaldare la fiducia nelle istituzioni, fondamento di una società democratica".


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network