Crac banche venete, il sen. Enrico Cappelletti (M5S): "nella legge di bilancio soldi per tutti, ma non per i risparmiatori truffati"
Mercoledi 29 Novembre 2017 alle 19:09 | 0 commenti
Riceviamo una nota ufficiale da parte del senatore Enrico Cappelletti del Movimento Cinque Stelle riguardo alla nuova legge di bilancio: "Questa legge di bilancio verrà ricordata come il più plateale assalto alla diligenza di questa legislatura. Hanno prelevato soldi pubblici a piene mani, destinandoli ai partiti, ad associazioni e fondazioni vicine alla politica, hanno condonato 40 milioni di IMU alle società di gestione dei rigassificatori, e tentato di omaggiare qualche miliardo ai concessionari autostradali, tramite la proroga dell'in-house. Insomma soldi ce ne sono stati tanti e per tutti. Tranne che per i risparmiatori truffati di BPVI e VB. Matteo Renzi aveva annunciato a gran voce, durante il suo viaggio in Veneto, la costituzione di un fondo ad hoc per le vittime dei crac, ma di fatto la montagna ha partorito un topolino."
"Questi risparmiatori, oltre 210.000, sono rimasti vittime di banchieri infedeli, ma anche delle responsabilità ed omissioni degli organi di controllo. Inoltre, il Decreto sulle Banche Popolari Venete, proteggendo banca Intesa San Paolo da qualunque pretesa dei creditori delle ex Popolari, ha reso di fatto impossibile per i risparmiatori truffati ottenere qualunque tipo di risarcimento, pur avendone il diritto", denuncia il senatore veneto.
"Dunque - prosegue la nota - stride che a fronte di precise responsabilità di Governo e maggioranza, corresponsabili per danni diretti ai risparmiatori per 11 miliardi, venga loro dedicato solo un micro-fondo di 25 milioni di euro per due anni, pari a meno dello 0,45% della ricchezza perduta. Stride questa cifra, tanto più se la si confronta con la sequela di provvedimenti, per decine di miliardi, a beneficio del sistema bancario nazionale, occorsi in questa legislatura. Per dirne uno, solo il decreto sulle popolari venete ha consentito provvidenzialmente al fondo interbancario di tutela dei depositi (e quindi al sistema bancario), di risparmiare 11 miliardi di euro. A fronte di queste cifre, un intervento di 25 milioni di euro non può che ritenersi gravemente insufficiente, una umiliazione per le oltre 210.000 famiglie vittime dei crac."
"Il nostro emendamento - sottoinea l'esponente pentastellato - , bocciato in commissione, prevedeva un fondo ben maggiore, fino a 4 miliardi di euro, che non avrebbero pesato sui conti pubblici. Sarebbe stato coperto da un dimensionamento dei provvedimenti fiscali di favore, concessi al sistema bancario in questa legislatura."
"In conclusione - continua il senatore -, volendoci proprio sforzare, nonostante i tanti suoi limiti un paio di elementi positivi su questo fondo li possiamo trovare. Innanzitutto è un riconoscimento delle responsabilità di maggioranza e Governo, che cercano di metterci una toppa dopo aver danneggiato i risparmiatori vittime dei crac; in secondo luogo, nel bene o nel male, un fondo è stato costituito, fondo che proveremo ad integrare e migliorare nel passaggio del provvedimento alla Camera. Certo sarà molto più probabile arrivare ad approvare queste modifiche nella prossima legislatura, ovviamente se cambierà la maggioranza politica che governa questo Paese. Questa maggioranza ha ampiamente dimostrato di non voler affatto affrontate la questione delle vittime dei crac bancari per risolverle. Ai cittadini ed ai risparmiatori truffati penseremo noi con il prossimo Governo, se i cittadini ci daranno la loro fiducia."
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