CR Veneto e Confindustria Vicenza: rinnovato accordo per lo sviluppo delle Pmi
Lunedi 21 Novembre 2011 alle 17:54 | 0 commenti
Confindustria Vicenza, Cassa di Risparmio del Veneto - L'obiettivo comune è il continuo sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese, che rappresentano la struttura portante del sistema produttivo veneto. Si rafforza ancor di più la collaborazione tra Confindustria Vicenza e Cassa di Risparmio del Veneto, che hanno ratificato l'accordo nazionale che prevede un plafond di 10 miliardi di euro per le imprese italiane. A livello Veneto l'accordo prevede un plafond di 1,3 miliardi di euro.
L'accordo è stato firmato dal presidente di Confindustria Vicenza, Roberto Zuccato e dal direttore Area Cr Veneto Nord Ovest, Renzo Simonato. L'accordo è stato poi presentato da Luciano Vescovi, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alla finanza, Renzo Simonato, direttore Area CRVeneto Nord Ovest e Diego Caron, presidente del Comitato Piccola Impresa di Confindustria Vicenza.
I punti decisamente innovativi dell'accordo sono tre: la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa (Lean Management), i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell'azienda.
Capitale umano
Si pone in grande evidenza l'importanza delle persone che lavorano in azienda, quello che viene definito "capitale umano": un patrimonio che può essere ulteriormente valorizzato sia attraverso finanziamenti come Formazione e Lavoro, destinato agli investimenti nel campo della formazione, del welfare aziendale e dello sviluppo occupazionale, sia attraverso iniziative di formazione mirate.
Gli altri punti dell'accordo
Con questo nuovo accordo si intendono rinsaldare ulteriormente il patto per lo sviluppo tra Impresa, Banca e Territorio valorizzando tutte le potenzialità di crescita delle pmi italiane. L'impegno comune è di sostenere gli imprenditori in settori strategici come la costituzione delle Reti d'impresa e la realizzazione di altre forme di alleanza, l'innovazione e la ricerca, l'internazionalizzazione.
"Fare rete" per aumentare la massa critica, avere maggiore forza sul mercato, migliorare le possibilità di accesso al credito: è una scelta che molte aziende hanno già fatto e che sta destando crescente interesse. Il Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha accompagnato la realizzazione delle prime Reti d'Impresa italiane, mette a disposizione team territoriali di specialisti del Mediocredito italiano che forniscono assistenza legale, creditizia e tecnica oltre al supporto nella ricerca di partner industriali. Sul versante del credito, la Banca si impegna a valutare le necessità di finanziamento delle aziende impegnate in un contratto di rete o in altre forme di aggregazione con la massima considerazione per gli evidenti vantaggi che ne derivano e la capacità di creare valore nel tempo.
Il dialogo tra Impresa, Banca e Territorio
L'intesa siglata a livello nazionale è la terza fase di un percorso che Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno intrapreso a partire dal 2009 con un primo impegno comune per garantire la liquidità necessaria alle imprese colpite dalla crisi. A settembre 2010 un nuovo accordo ha confermato le misure adottate un anno prima e, nel contempo, ha rilanciato la competitività delle imprese italiane incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo e per l'internazionalizzazione, motori decisivi per far ripartire la crescita.
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