CoVePa: "Pedemontana in dirittura d'arrivo? Sembra più una lettera di Zaia a Babbo Natale"
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 10:01 | 0 commenti
Riceviamo da Matilde Cortese, Massimo Follesa e Elvio Gatto portavoce CoVePA e pubblichiamo
Oggi dai media regionali apprendiamo che la partita per la Spv sarebbe in dirittura d'arrivo. Le indiscrezioni pubblicate sulla stampa infatti parlano di un non ben specificato accordo tra regione, governo, Cdp, società concessionaria ed eventuali altri soggetti, che garantirebbe in qualche modo la copertura finanziaria utile a completare l'opera. Copertura che ammonta a spanne a 1,6 miliardi più oneri fiscali e finanziari. Contestualmente la Regione Veneto ha ufficialmente comunicato la nomina dell'avvocato Marco Corsini, quale commisaario della Autorità regionale di vigilanza sul progetto Pedemontana Veneta.
Autorità al momento connotata abbastanza fumosamente anche in ragione di un dispaccio ufficiale altrettanto fumoso. Coordinatrice della stessa autorità , apprendiamo sempre dalla Regione Veneto, è la dottoressa Ilaria Bramezza. Non capiamo bene quali siano le fonti in ragione delle quali siano state rivelate tali indiscrezioni e non capiamo bene se si tratti proprio di indiscrezioni o piuttosto di auspici di qualche componente la giunta tramutata magicamente in rumor giornalistico. Ora per pensare ad una svolta del genere non solo occorre caprsi bene. I soggetti interessati sono riusciti a mettere sul tavolo le risorse necessarie, che stando alle parole del ministro ai trasporti Graziano Delrio non potranno venire, né direttamente né indirettamente, dallo Stato o da sue controllate? Quali sono nel dettaglio i parametri tecnico-finanziari che permettono di ripagare l'opera tramite i pedaggi? E quali sono le proiezioni in termini di flussi di cassa che dovrebbero conferire un pieno successo alla operazione? Tutto ciò nel servizio che ha dato voce a queste indiscrezioni non viene in alcun modo spiegato, né tanto meno il cronista si perita di interrogare in tal senso la sua fonte. Ma soprattutto non c'è alcuna spiegazione circa i termini tecnico-giuridici dell'accordo, visto che un ripensamento integrale della proposta economica deve inevitabilmente passare attraverso una nuova convenzione, appositamente vidimata dagli organi preposti ed appositamente convalidata con voto della giunta regionale. In attesa di indiscrezioni meno vaghe, rimaniamo con le orecchie ben aperte. Verrebbe da dire che le speranze della giunta preconizzate in quel servizio, potrebbero sembrare più la lettera del governatore Luca Zaia a Babbo Natale. Ma il presidente della Regione è arrivato tardi. Anche per i saldi di fine stagione.
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