Costi analisi acqua pozzi artesiani: protestano Famiglie di Strada Comunale di Lobia
Sabato 31 Gennaio 2015 alle 17:26 | 0 commenti
Riceviamo da Franca Equizi, per Famiglie di Strada Comunale di Lobia, e pubblichiamo
Siamo i rappresentanti delle numerose famiglie residenti lungo la parte finale di Strada Comunale di Lobia e precisamente dall'intersezione con Via Maglio di Lobia ai confini del territorio comunale con i comuni di Caldogno e Costabissara. Le nostre case non sono servite dall'acquedotto comunale, siamo privi della rete fognaria e ricordiamo che, solo grazie al Comune di Caldogno, godiamo dei collegamenti alle condotte del gas e alla rete telefonica.
Recentemente alcuni di noi hanno ricevuto la visita di ben due funzionari comunali che, con tono arrogante al limite della minaccia, hanno paventato, in caso di mancata immediata analisi dell'acqua dei pozzi presso AIM ovviamente con costi a nostro carico, l'intervento della polizia municipale con conseguenti sanzioni e denunce a raffica.
La maggior parte di noi ha così scoperto che il sindaco, con un'ordinanza del 03 luglio 2014, ci obbligava a denunciare i pozzi privati utilizzati per uso idropotabile personale o per produrre alimenti e a eseguire a nostre spese l'analisi chimica delle acque stesse in mancanza di all'allacciamento all'acquedotto comunale.
Ogni famiglia, per eseguire tali analisi, sarà costretta a spendere oltre duecento euro annui, infatti, dovrà produrre ogni sei mesi le analisi chimiche relative alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche. Un ulteriore ingiusto balzello a nostro carico in un momento non certo facile per molti di noi.
Ricordiamo che il sindaco, in data 20 agosto 2014 con un comunicato stampa, dichiarò "La Regione deve farsi carico delle analisi. Ritengo ingiusto far ricadere sui cittadini l'onere di monitorare e mappare i pozzi."
Tutto ciò premesso, tramite una raccolta firme protocollata in data odierna al comune, chiediamo al comune di farsi carico dei costi delle analisi e/o in sub-ordine che applichi l'esenzione al pagamento dell'imposta municipale unica (imu) sulla prima casa fino a quando non potremo allacciarci alla rete idrica comunale.
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