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Cosa succede il giorno dopo il sì al referendum: "sogna" Indipendenza Veneta

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 11 Giugno 2013 alle 00:15 | 0 commenti

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Gianluca Busato, Portavoce Indipendenza Veneta - I casi dei Paesi da poco indipendenti dimostrano che un percorso tranquillo e gioioso accompagnerà la nascita della nuova Repubblica Veneta
Ci siamo ormai. Siamo a un solo voto di distanza dall'indizione del referendum di indipendenza del Veneto, che sarà approvata probabilmente il prossimo 27 giugno 2013 in una sessione straordinaria del Consiglio Regionale del Veneto.

Giunti qui, si apre il momento opportuno quindi per cominciare anche a gettare lo sguardo a cosa succederà dal giorno dopo il 6 ottobre 2013 con la vittoria del sì al quesito "Vuoi tu che il Veneto diventi una Repubblica sovrana e indipendente".
Sono molti i quesiti che si pongono i cittadini veneti e per ognuno di essi esiste già una risposta. Nessuno di noi vuole un salto nel buio infatti e una squadra di persone lungimiranti ha già analizzato da diversi anni lo scenario che si aprirà dal 7 ottobre prossimo, per arrivare preparati e consapevoli al momento decisamente più importante della storia moderna del nostro Veneto.
La tranquillità e naturalezza degli eventi che seguiranno l'indipendenza del Veneto sono infatti tanto semplici da capire quanto straordinari per tutti noi.
L'unico grande impatto emotivo sarà quindi una gioia che stringerà il nostro cuore e che pervaderà le nostre città venete, che potranno finalmente abbracciare un'epoca di ritrovata virtuosità, grazie al possesso delle proprie responsabilità decisionali.
Ma cosa succede concretamente dal giorno dopo? Il miglior modo per anticipare cosa succederà è andare a vedere cosa è successo in altri Paesi che magari in tempi recenti hanno anticipato la nascita della nuova Repubblica Veneta.
Tra di essi, mi piace raccontare la storia di un Paese che ai veneti deve addirittura il proprio nome: il Montenegro.
Il Montenegro è uno degli ultimi Paesi del mondo che, in ordine di tempo, è diventato indipendente. Situato nel sud-est Europa, fra il mare Adriatico e la Serbia, il Montenegro ha una popolazione di poco superiore ai 630.000 abitanti.
Il Montenegro divenne un Paese indipendente nel tardo Medio Evo e tale rimase fino alla Prima guerra mondiale, quando perse la sua autonomia e venne incorporato nella Jugoslavia e successivamente nello stato unito di Serbia e Montenegro.
Il paese ha riguadagnato la sua indipendenza in seguito ad un referendum tenutosi il 21 maggio 2006 dove votò l'86,5 % degli aventi diritto e di questi il 55,4 per cento votarono per il sì all'indipendenza.
Due giorni dopo, il 23 maggio 2006, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ed il Regno Unito riconobbero i risultati preliminari del referendum segnalando che l'indipendenza del Montenegro sarebbe stata riconosciuta in seguito ad una formale dichiarazione di indipendenza.
Il 3 giugno 2006 venne dichiarata ufficialmente l'indipendenza .
Il 6 giugno il presidente del Montenegro avviò il processo di riconoscimento internazionale presentando all'ONU la richiesta formale di accogliere il Montenegro come uno stato membro.
Il 12 giugno l'Unione Europea ha riconosciuto il Montenegro come nazione indipendente ed ha continuato le trattative, che in precedenza erano state avviate con lo stato unico di Serbia e Montenegro, per un suo possibile ingresso in Europa.
Il 15 giugno la Serbia ha accettato formalmente la decisione del popolo Montenegrino ed ha riconosciuto il Montenegro come nazione indipendente, proclamando la Serbia stessa come nazione indipendente.
Il 21 giugno, esattamente un mese dopo il referendum, l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ha accettato il Montenegro.
Il 29 giugno 2006 il Montenegro è diventato il 192° membro delle Nazioni Unite.
Dal giorno del referendum al momento dell'accettazione tra i membri dell'ONU, il Montenegro ha impiegato solo 40 giorni per diventare uno stato completamente indipendente.
Dall'indipendenza del Montenegro sono stati compiuti positivi progressi nella creazione del Parlamento, le cui prime elezioni sono avvenute nel settembre 2006, e nella approvazione della Costituzione e nei prossimi anni potrà entrare a far parte del Consiglio di Europa. Con tasso di crescita, stimato dal FMI (Fondo Monetario Internazionale), in un 5,5 per cento all'anno, per l'economia Montenegrina il futuro sembra piuttosto roseo.
Il Montenegro è la dimostrazione di quanto facile sia oggi diventare un paese indipendente: 40 giorni sono stati sufficienti al Montenegro per riguadagnare la sua libertà.
Il Montenegro è quindi tra i più recenti Paesi del mondo ad aver conquistato la propria indipendenza. Si trova nell'Europa sud-orientale, tra il Mar Adriatico e la Serbia e ha una popolazione di 630.000 abitanti.
Anche per la nuova Repubblica Veneta sarà molto semplice e veloce la propria nascita, proprio come lo è stata per il Montenegro.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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