Opinioni | Quotidiano | Categorie: Edilizia

Cosa nostra a ... casa nostra. E il cemento lava

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 15 Aprile 2011 alle 01:25 | 0 commenti

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Dopo l'operazione a Padova e in Veneto (col supporto dei carabinieri di Vicenza) contro le ramificazioni locali del clan dei casalesi e il fenomeno dell'usura è arrivata la scoperta da parte di Antonio Dalla Pozza, nella sua veste di responsabile del forum sicurezza del Partito Democratico veneto, della "penetrazione della criminalità a nordest ... L'operazione è l'ennesima prova della raggiunta capacità di penetrazione dei tessuti socio-produttivi del Nord Est...". Dopo gli annunci sull'operazione "Nuova Vicenza" da parte del sindaco e della sua giunta, che estende di tanti metri cubi di cemento quelli preannunciati proprio da Dalla Pozza in occasione delle demolizioni alla ex Domenichelli per renderla residenziale, sono arrivate le rivelazioni di VicenzaPiù sui 225.000 metri quadrati del Laghetto all'interno dei quali, senza concertazione né con i residenti né col parroco, ma con la benedizione degli immobiliaristi, dei cementieri e così via, nasceranno 600 nuovi appartamenti per 2.000 nuovi residenti.

Il buon Antonio dopo "Cosa nostra serenissima" chiede risposte al Ministero dell'Interno sulle "attività illecite in Veneto riconducibili ad affiliati a sodalizi di mafia, camorra e 'ndrangheta ...".
VicenzaPiù dopo "casa nostra berica" confida che Dalla Pozza, sempre nella sua veste di responsabile del forum sicurezza del Partito Democratico veneto, chieda alla Giunta e al sindaco risposte su "quale interesse ci possa essere a costruire e far costruire così tante nuove case, quando ce ne sono migliaia di sfitte e di invendute in un mercato immobiliare da encefalogramma piatto.".
Abbiamo (e dobbiamo) avere fiducia nell'onestà dei nostri amministratori e nell'acume dei nostri imprenditori, ma si fermino un attimo tutti, prima di rispondere, per chiedersi: "come si riesce ad avere o a trovare così tanti soldi pronti a trasformarsi in così tanti metri cubi di cemento sapendo, e lo sa anche la siora Rosa, che torneranno a diventare soldi fra anni e anni?".

Dopo il disastro inatteso di Fukushima è nata la moratoria nucleare: le centrali sono tutte e completamente sicure?

Dopo lo choc (imprevisto?) di Cosa nostra a casa nostra, forse è il caso di applicare una moratoria anche ai vari Pat e ai tanti patti: i soldi per realizzarli sono tutti e completamente puliti oppure sarà il cemento a lavarli? Senza fretta e in silenzio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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