Quotidiano |

Cosa c'entrano i due marò con il 25 aprile?

Di Giorgio Langella Domenica 24 Aprile 2016 alle 21:52 | 1 commenti

ArticleImage

A forza di rottamare qualcosa o qualcuno, nel nostro paese si vuole cancellare quello che “non è più di moda”. In questa maniera anche la memoria storica e, con essa, la coerenza e l'onestà intellettuale stanno diventando un lontano ricordo. Ma cosa ci si può aspettare da chi controlla l'informazione, offusca la realtà, confonde le cose, nasconde la verità, stravolge la storia a proprio uso e consumo? È giusto parlarne e sarebbe giusto ribellarsi per non assistere al tentativo giornaliero di subordinare la realtà agli obiettivi di una classe dirigente sempre più corrotta e mediocre. Dalle notizie sull'occupazione, a quelle su una presunta crescita che non esiste. Dal silenzio che avvolge gli infortuni e le tragedie che avvengono nei luoghi di lavoro, alla negazione dei diritti costituzionali che subisce chiunque viva del proprio lavoro.

Dallo stravolgimento della costituzione alla legge elettorale che impedisce una vera rappresentanza dei cittadini sostituendo il governo con il comando, la sovranità collettiva con il potere personale ... è tutto un accumularsi di menzogne, omertà, diritti negati e privilegi crescenti, perdita della memoria e conseguente cancellazione anche solo di sperare in un futuro migliore, in una società più giusta.

Quanto di più distante da quello che avevano sognato e costruito i partigiani che avevano combattuto e sconfitto il nazifascismo nelle nostre montagne, nelle pianure, nelle città, nelle fabbriche.

Esempio eclatante del tradimento della memoria storica lo abbiamo potuto letto in questi ultimi giorni. È l'accostamento della vicenda dei “due marò” alla festa della Liberazione. Una notizia che è passata come “logica”. Prima la decisione della circoscrizione 1 di Torino di dedicare il 25 aprile ai due militari sotto processo in India. Decisione presa con l'approvazione di una mozione di Forza Italia votata anche dai consiglieri del PD. Poi le parole del presidente della Repubblica, quel Sergio Mattarella solitamente silenzioso, che in occasione di una cerimonia di celebrazione del 25 aprile ha detto"Voglio esprimere la vicinanza mia e di tutto il Paese a Salvatore Girone e a Massimiliano Latorre confermando l’impegno per una soluzione favorevole che si trascina da troppo tempo" dedicando, di fatto, la Festa della Liberazione ai “due marò” ormai assunti al ruolo di eroi nazionali. Ma cosa c'entrano loro con la Resistenza? Che senso hanno le parole di Mattarella e la mozione torinese se non quello di confondere la memoria storica di cosa è stata la guerra di Liberazione? E come si possono paragonare Salvatore Girone e Massimiliano Latorre ai partigiani?

Luigi Longo (il comandante “Gallo”), Camilla Ravera, Dante Di Nanni, i sette fratelli Cervi, i fratelli Bogotto di Schio, Antonio Giuriolo, Bruno Viola “Marinaio”, Fiorenzo Costalunga “Argiuna”, Ferrer Visentini, Quirino Traforti “Carnera” e le tante donne e uomini, persone note e ignote, che si sono ribellate alla barbarie nazifascista non possono essere chiamate in causa in una vicenda, quella dei “due marò”, che vede due militari italiani sotto processo per l'uccisione di due pescatori indiani. Non c'è, né ci può essere, alcun nesso e nessuna similitudine. Ma la propaganda ha bisogno di creare falsi accostamenti per alimentare la confusione e l'ignoranza. Rientra in una normale logica di regime.

Il 25 aprile abbiate memoria dei Partigiani e non seguite i falsi miti. Ricordate i veri eroi che hanno ridato dignità alla nostra povera patria e che ci hanno consegnato un paese migliore e una bellissima Costituzione. Sappiate che oggi, politicanti eletti (ma sarebbe meglio dire “nominati”) grazie a una legge elettorale dichiarata incostituzionale, la stanno demolendo e vogliono trasformare la nostra democrazia, nata dalla Resistenza e faticosamente difesa nei decenni successivi, in una oligarchia arrogante e totalitaria. Lottate perché questo scempio non avvenga.

Ora e sempre Resistenza.

Leggi tutti gli articoli su: 25 aprile, Marò

Commenti

Inviato Lunedi 25 Aprile 2016 alle 08:06

Il 25 aprile viene affermato, si dice a tutta voce, lo stato di diritto che vale non solo per gli italiani, ma epr tutti i popoili, compresi gli indiani, che non mostrano certo di rispettare quel principio che la Costituizione Italiana vuole universale.
Sta bene ricordare i due marò, meno le retoriche, sempre più stantie, dai palchi di politici e intellettuali che non hanno certo contribuito a realizzare in Italia quei valori di cui parla con affettata maniera e qualche gridolino.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network