CorVeneto: Smog e filtri contro l’inquinamento sono arte in una mostra-provocazione
Lunedi 12 Dicembre 2016 alle 09:35 | 1 commenti
Cinque giorni consecutivi di inquinamento dell’aria sopra i limiti, con dietro l’angolo la possibilità che dalla Regione venga emanato lo stato di criticità più alto (scatta dopo una settimana consecutiva di superamento delle concentrazioni di smog oltre i 50 microgrammi per metro cubo di aria). «Questo vorrebbe dire rendere obbligatoria, ad esempio, la chiusura delle porte dei negozi, che per ora è non ancora vietata ma consigliata – spiega l’assessore comunale alla Sostenibilità urbana del Comune di Vicenza, Antonio Dalla Pozza –, oltre alla raccomandazione a tutti i privati di non accendere le stufe, se hanno anche la possibilità di scaldarsi con gli impianti a gas».
L’intento è quello di contenere il più possibile le emissioni di Pm10, spirito con la quale è in vigore a Vicenza città l’ordinanza che vieta la circolazione dei mezzi Euro 0,1,2,3 in forme e zone diverse a seconda del grado di criticità . Dicembre è già da record per quanto riguarda lo smog: tranne sabato 3 e domenica 4 che sono rimasti sotto di un punto (l’asticella della centralina Arpav di quartiere Italia si è fermata a 49 microgrammi per metro cubo di aria), negli altri giorni c’è stato il superamento delle concentrazioni di polveri sottili consentite, con il picco di 84 microgrammi per metro cubo giovedì e di poco minore (82) venerdì. Da ricordare che, se sotto i 100 microgrammi per metro cubo l’aria viene catalogata come «scadente», sopra diventa «pessima». E l’ultimo inverno è stato tra i peggiori quanto a superamenti. A far riflettere e capire cosa comporta respirare aria inquinata è una mostra inaugurata ieri a Vicenza, firmata da Marco Borgarelli. In un fabbricato lasciato vuoto dalla crisi economica al civico 90 di via Verona, l’artista vicentino ha posizionato 16 opere, tra dipinti e installazioni, dal titolo «Pollution» (inquinamento). Ci sono palloncini colorati, simbolo di festa e allegria, gonfiati con i gas di scarico, quadri con varie tonalità di grigio risultate da un sistema di incubazione degli stessi gas, oppure filtri anti-particolato delle auto diventati tele. C’è anche uno spazio per i bambini. L’intento della mostra di denuncia è «far vedere cosa produciamo – spiega Borgarelli -. Faccio parte del filone artistico “socialeâ€: non voglio essere quello che dice cosa bisogna fare. La mostra vuole analizzare il nostro modo di vivere, che comprende l’uso incontrollato delle auto». E dalle emissioni inquinanti nascono opere d’arte e di monito. La mostra, inaugurata ieri, sarà aperta ad ingresso libero anche oggi e poi sabato e domenica prossimi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.
Di Elfrida Ragazzo, da Corriere del Veneto
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