Quotidiano | Categorie: Vita gay vicentina

Corteo Arcigay, Deghenghi: manifestazione per i falsi diritti

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Dicembre 2015 alle 16:57 | 1 commenti

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Riceviamo da Gian Luca Deghenghi, Movimento Italia Sociale Vicenza, e pubblichiamo

Il direttivo della Federazione di Vicenza del Movimento Italia Sociale intende prendere posizione manifestando il proprio dissenso alla manifestazione regionale per i presunti diritti civili delle coppie omosessuali che si terrà domani, sabato 12 dicembre, in centro storico a Vicenza, complicando ulteriormente una giornata già di per sé complessa per l’ordine pubblico.

Ancora una volta, dopo il triste spettacolo del Gay Pride di due anni fa e le ripetute iniziative promosse da Arcigay ed altre associazioni analoghe, la nostra città ospiterà la sfilata di quanti, ammantando le proprie rivendicazioni di richiami ipocriti ai diritti civili ed ai diritti umani, intendono propagandare le proprie assurde rivendicazioni di minoranza arrogante, quali il “matrimonio omosessuale” e l’ adozione per le coppie gay.

Denunciando inesistenti discriminazioni ed una altrettanto inesistente omofobia diffusa, gli esponenti del mondo LGBT continuano a mendicare attenzione e ad imporsi pesantemente nel dibattito che anima l’ opinione pubblica cercando di mietere consenso per le proprie presunte “istanze di civiltà”, mediante la pratica continua di un patetico vittimismo da una parte e dall’ altra con un’ arrogante delegittimazione aggressiva del pensiero non allineato con le loro posizioni.

Il Movimento Italia Sociale ribadisce la propria posizione in difesa della famiglia eterosessuale, tradizionale e naturale, contro ogni tentativo di equiparazione di nuove “formazioni sociali”, con relativi benefici di legge, a vantaggio delle “coppie” di omosessuali, che possono tranquillamente vivere la propria condizione affettiva e sociale approfittando dei diritti individuali a tutti concessi e che nessuno mette in discussione.

A riprova dell’ inesistenza di quello che viene definito “vuoto normativo” in materia, ricordiamo le prevedibili difficoltà incontrate durante il cammino parlamentare dalla tanto evocata “legge Cirinnà”.

Risulta evidente come queste debbano essere interpretate quale evidente testimonianza di come le pretese dei paladini della cultura LGBT siano ben lungi dall’ assumere la dignità di “diritti” agli occhi degli Italiani.

Rimanendo democraticamente indifferenti al corteo di domani, riteniamo comunque che i motivi di questa “marcia per i diritti” facciano riferimento, in realtà, a falsi diritti, in spregio a quelli “veri” e sostanziali di tutti i cittadini, molto più pressanti e sentiti, quali il diritto al lavoro, alla casa, allo stato sociale, ad una fiscalità equa, alla sicurezza.

Per concludere, preferiremmo veder concesso più spesso spazio ed attenzione a chi rivendica diritti “seri”, specie in momenti come quello attuale, che non agli esaltati che domani, per l’ ennesima volta, invaderanno le vie del centro storico propugnando diritti inventati.

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Commenti

Inviato Sabato 12 Dicembre 2015 alle 12:23

A suo tempo, quando descrissi le Associazioni Lgbt, come una Lobby, qualcuno sorrise. Vescovo compreso. Ripeto, in mancanza di una SERIA politica per il Lavoro; la Scuola; lo Sport Praticato; il Sistema Bancario, gli anziani, con una politica che non è in grado di portare a casa due Lavoratori Italiani "sequestrati" in India i Marò, l'unica cosa che resta a questi sinistrorsi è il lancio pubblicitario dei DIRITTI per tutti, ma i DOVERI non sono di nessuno? A quando un Rispetto INTEGRALE della Costituzione come Articolo 29 La Famiglia? O il SACRO DOVERE di difesa della Patria? Questi diritti sono puramente ECONOMICI e PREVIDENZIALI e tendono a scaricare sulla collettività le desiderate sessuali dei loro promotori! Mala tempora currunt. Buon Natale, ma con Il PRESEPE di Gesù, Giuseppe e Maria! Amen.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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