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Corte di Giustizia Europea condanna l'Italia per la legge sulla caccia in deroga in Veneto

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Novembre 2010 alle 02:47 | 0 commenti

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Andrea Zanoni, LAC, Lega Abolizione Caccia  -  La legge regionale del Veneto sulla caccia in deroga viola le Direttive comunitarie di tutela degli uccelli migratori. Zanoni (LAC Veneto): Zaia fermi subito la caccia in deroga; ora valuteremo come chiedere i danni a chi ha ucciso e fatto uccidere illegalmente milioni di piccoli uccelli protetti.

Con sentenza C-164/09 di ieri 11 novembre 2010, la Corte di Giustizia Europea ha condannato lo Stato Italiano per aver violato la direttiva Comunitaria 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, a causa della legge regionale del Veneto, la n.13/2005, con la quale si autorizza, tramite le deroghe, la caccia a specie di uccelli protetti dalla succitata Direttiva.

La Lega Abolizione Caccia del Veneto ha accolto con grande soddisfazione l'esito di questo procedimento di infrazione, durato ben otto anni e aperto grazie a ben cinque esposti della sezione veneta dell'associazione a firma del presidente Andrea Zanoni.
Nella sentenza si leggono queste testuali parole: "1) Poiché la Regione Veneto ha adottato e applicato una normativa che autorizza deroghe al regime di protezione degli uccelli selvatici senza rispettare le condizioni stabilite all'art. 9 della direttiva del Consiglio 2 aprile 1979, 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell'art. 9 di tale direttiva. 2) a Repubblica italiana è condannata alle spese. "
Andrea Zanoni Presidente della LAC del Veneto ha dichiarato:
"Con questa sentenza la Corte di Giustizia ci ha dato ragione su tutte le questioni di illegittimità che abbiamo denunciato a partire dal 2002, anno nel quale la Regione Veneto diede inizio ai massacri degli uccelli protetti per legge.
La sentenza ha confermato che la legge veneta non ha considerato altre soluzioni alternative alla caccia in deroga, non ha valutato le condizioni di rischio, non ha previsto i rigidi controlli necessari e ha consentito la caccia a quantità di uccelli superiori alle sosiddette "piccole quantità".
A fronte della sentenza chiediamo a Zaia di annullare immediatamente la delibera n.2371 del 5/10/2010 che oggi consente, nelle sole campagne venete, la caccia a Prispolone, Pispola, Fringuello, Peppola, Storno e Frosone in violazione della legge europea e ai sensi della legge regionale n.13/2005 dichiarata illegale dall'Europa"
A causa di queste leggi regionali ora a pagare le spese saranno tutti i cittadini veneti e non, come sarebbe giusto, i consiglieri regionali e i presidenti della Regione Veneto che le hanno volute ed approvate solo per accontentare una minoranza di cittadini che rappresentano una percentuale della società veneta da prefisso telefonico.
Valuteremo ora, tramite i nostri legali, come far pagare i danni ai responsabili delle leggi e ai singoli cacciatori per la distruzione, che continua dal 2002, di un patrimonio naturale protetto dalla legge costituito da milioni di piccoli uccelli migratori."


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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