Corte di Cassazione: agevolazioni prima casa
Giovedi 18 Febbraio 2010 alle 07:13 | 0 commenti
Adico   Â
La Corte di Cassazione non ammette scuse per beneficiare delle agevolazioni fiscali sulla prima casa
"La Corte di Cassazione nella sentenza n. 1392 del 26 gennaio 2010 non ammette scuse quando si parla di agevolazioni sull'acquisto della prima casa" si legge nell'ultima nota diffusa dall'ADICO "anche se determinate da forza di causa maggiore".
Infatti, spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini, "il mancato trasferimento della residenza entro i 18 mesi dal rogito fa si che il cittadino perda le agevolazioni fiscali previste, quali l'imposta di registro nella misura del 3% e le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa".
A ribadire con forza questo concetto ci ha pensato proprio la sentenza in oggetto la quale ha condannato un contribuente, alla pena della perdita delle agevolazione fiscali previste in caso di acquisto di prima casa, che aveva prorogato il termine di trasferimento della residenza per un impedimento oggettivo e non prevedibile: vale a dire un'infiltrazione di acque reflue proveniente dall'appartamento al piano di sopra
In particolare, si legge nelle sentenza, "a prescindere da ogni altra considerazione una infiltrazione di acque reflue in un appartamento non rappresenta in sé un impedimento avente le caratteristiche della forza maggiore, se non in caso di prova del momento della sua insorgenza, del suo protrarsi, ovvero di eventuali complicanze idonee a rendere particolarmente lunga e difficile la riparazione e ad impedire in modo assoluto e per tutto il tempo a disposizione non solo la presenza nell'immobile ma, in ogni caso, l'ottenimento del trasferimento della residenza anagrafica".
In altra parole la Cassazione ha spiegato che un'infiltrazione di acque reflue in un appartamento non può costituire un impedimento riconducibile alle ipotesi di forza maggiore, anche perché l'anno e mezzo di tempo che ha a disposizione il contribuente per trasferire la residenza e' apprezzabile e garantisce all'acquirente la possibilità di risolvere qualsiasi problematica.
Ovviamente, fatta salva l'ipotesi in cui il proprietario di casa fornisca come prova una complicanza capace di impedire in modo assoluto l'ottenimento del trasferimento della residenza anagrafica.
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