Lettori in diretta | Quotidiano |

Movimento Antispecista, Paola Re: corso per uccidere per aspiranti cacciatori nel vicentino

Di Emma Reda Giovedi 30 Ottobre 2014 alle 23:01 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Paola Re, Delegata del Movimento Antispecista, e pubblichiamo

Ho appreso da una locandina (foto) che a Malo (VI) l’Associazione Cacciatori Veneti - Confavi organizza un corso per aspiranti cacciatori. E a tutti i promossi sarà regalata la tessera associativa. Per quanto possa essere agghiacciante un corso che insegna a uccidere, cerco di vedere in esso uno spiraglio di luce: se i cacciatori arrivano al punto di regalare la tessera associativa a chi resta promosso, è perché stanno raschiando il fondo del barile.

E questo barile fa acqua da tutte le parti perché sempre più persone, soprattutto i giovani, non ne vogliono proprio sapere di imparare a uccidere animali per divertimento.

Nel libro “Divieto di caccia” di Carlo Consiglio, Presidente Onorario della LAC (Lega Abolizione Caccia) nazionale, è esposta una tesi molto interessante che assimila la caccia a una malattia mentale (pagg.67-68, Edizioni Sonda, 2012). E’ in un paragrafo che riporta le opinioni degli psicanalisti Emilio Servadio e Karl Menninger, della psicologa Carla Corradi, e dell’antropologo Sherwood L. Washburn. Io non ho le loro competenze quindi mi limito a constatare che la caccia è uno sport, regolarmente finanziato dal CONI, ed è anche un mezzo a disposizione delle istituzioni per attuare i “piani di sterminio” (si chiamano proprio così questi atti amministrativi) di ungulati, volpi, nutrie, volatili… Tuttavia, chi si avventura a leggere i siti web e le riviste dei cacciatori,  trova affermazioni, fotografie,  atteggiamenti a dir poco inquietanti.

Nonostante la maggior parte della popolazione sia contraria alla caccia, purtroppo essa è legale, sostenuta soprattutto dalla lobby dei produttori di armi e viene beffardamente decorata di certi aggettivi come sostenibile, ecologica, consapevole.
Ciò che colpisce particolarmente della caccia è il linguaggio verbale e visivo che essa usa per autopromuoversi. Le associazioni venatorie si presentano come amiche della natura, animale e vegetale, e usano nei loro nomi termini mistificatori come “tutela”, “protezione”, “salvaguardia” e via ingannando. I cacciatori vanno a caccia “per amore della natura e degli animali”, un amore che tinge il paesaggio di sangue.
Come se non bastasse il massacro degli animali, le vittime umane della caccia costituiscono un elenco che cresce drammaticamente nelle statistiche annuali.  Durante la stagione venatoria i cacciatori hanno il privilegio di entrare nei terreni e nelle proprietà private e ogni anno le loro armi causano gravi incidenti con feriti e addirittura morti. Si è aperta da poco la stagione venatoria e il bilancio è già drammatico: 33 vittime di cui 17 morti (6 cacciatori e 11 persone “comuni”) e 16 feriti. http://www.vittimedellacaccia.org/
C'è proprio bisogno di organizzare corsi per insegnare a uccidere?


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network