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Caso Expo, Berlato: "conferma mie tesi, procura Venezia agirà dopo europee. E io le cene me le pago"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 22 Maggio 2014 alle 11:44 | 0 commenti

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L'eurodeputato Sergio Berlato, che, "espulso" dalle liste di FI per le sue denunce del sistema "malato" (incancrenito?) degli appalti in Veneto, si candida per il quarto mandato europee con i vecchi a amici di AN sotto la bandiera comune di Fratelli d'Italia, mostra anche i ritagli dei giornali sullo scandalo delle tangenti per Expo 2015 firmato Maltauro e contro siglato dalla "rossa" Manutencoop, e ne trae conferma per le sue denunce fatte per gli appalti veneti in cui «sono coinvolti politici di centro destra e di centro sinistra di rilievo e ancora attivi a differenza dei vari dinosauri di tangentopoli Primo Graganti e Luigi Grillo...».

E sulle ipotesi fatte di insabbiamento delle indagini su questi nomi eccellenti le riduce, vox populi, a un puro «rinvio delle conclusioni complesse degli inquirenti per dopo la tornata elettorale anche con lo scopo (e qui conferma le pressioni di cui si parla in ambienti vicini alla Procura di Venezia, ndr) di non influenzare il voto. Anche se i veneti si troveranno, poi, con la triste sorpresa di aver magari scelto chi ha mal utilizzato o rubato i loro soldi».

Sui possibili schermi protettivi che assicurerebbe la normativa europea per le autorizzazioni a procedere Berlato è, per esperienza da europarlamentare, chiaro: «la tutela europea è maggiore di quella del parlamento italiano ma per casi politici e di reati di opinione, non certo per corruttele e scandali di questo tipo per cui è, invece, prassi concedere le relative autorizzazioni».

L'incontro, i cui temi sono un mantra dell'eurodeputato che, purtroppo per l'Italia e il Veneto, si sta rivelando come una triste realtà e non un leit motif elettorale, si è concluso con un invito agli imprenditori onesti a continuare a sostenere, documentandole, le sue denunce, con un ringraziamento ai volontari che animano la sua campagna e con un accenno alla ormai famosa cena elettorale di Alessandra Moretti organizzata per lei dal presidente della Maltauro Gianfranco Simonetto: «io le cene le pago, non me le faccio pagare...» 

N.B. Il video della conferenza verrà trasmesso in streaming su www.vicenzapiu.tv 

 

Sergio Berlato, FdI-AN - “Se le indiscrezioni  che ci arrivano saranno confermate, ci troveremo di fronte a una Tangentopoli , di dimensioni molto più ampie  di quella scoppiata nel 1992. Questa nuova tangentopoli sembra essere così ramificata da coinvolgere molti appartenenti al mondo dell'imprenditoria, della politica e della malavita organizzata in tutta Italia”. Lo ha dichiarato il deputato europeo di  Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Sergio Berlato che ha aggiunto: “Ciò che  starebbe emergendo dalle indagini delle procure lombarde e venete in questi giorni  confermerebbe l'esistenza di un diffuso sistema del malaffare che abbiamo più volte denunciato agli inquirenti ed all'opinione pubblica”.

“Le notizie che appaiono in questi giorni sulla stampa- ha proseguito Berlato-, che vanno a sommarsi a quelle riportate qualche mese fa in occasione degli arresti eccellenti effettuati nei confronti di esponenti dell'imprenditoria veneta, confermerebbero la connivenza  tra alcuni imprenditori ed alcuni politici ladri  che, nonostante la loro appartenenza trasversale alle varie forze politiche di centrodestra e di centrosinistra, continuerebbero ad alimentare un sistema corrotto che vogliamo contribuire a scardinare.  Nonostante le indiscrezioni parlino di numerosi provvedimenti pronti nei cassetti delle procure venete a carico dei componenti del malaffare, i cittadini veneti non sono ancora stati messi nelle condizioni di sapere quali siano i nomi dei malfattori e quale sia il modo in cui sono stati spesi i soldi dei contribuenti”. “Supponiamo- ha precisato il deputato europeo- che il tutto non sia stato ancora portato alla luce per evitare  possibili  strumentalizzazioni in vista della scadenza elettorale del 25 maggio, strumentalizzazioni che prevedibilmente sarebbero effettuate da parte di coloro che sarebbero pronti a gridare allo scandalo denunciando la cosiddetta giustizia a orologeria”.

“Ci rammarica solamente il fatto che molti cittadini in buona fede correranno il rischio di dare il loro voto a qualche candidato che, dopo le elezioni, potrebbe essere coinvolto nel sistema del malaffare e quindi dimostrando di non essere meritevole della fiducia che gli è stata incautamente riservata”.

“Ci auguriamo in ogni caso- ha aggiunto  Berlato- che la giustizia faccia il suo corso e che vengano  portati alla luce  i risultati delle indagini,  anche per rendere giustizia a quegli imprenditori che con coraggio  ci hanno segnalato le  ripetute anomalie che si manifestavano e si continuano a manifestare nel settore degli appalti pubblici. La pubblicizzazione dell'esito delle indagini da parte delle procure venete sarà uno stimolo anche per i tanti imprenditori che, pur essendo a conoscenza di ipotesi di illeciti, non hanno ancora avuto il coraggio di denunciarli alle autorità competenti per paura di possibili ritorsioni a danno delle loro aziende o per paura che tutte le indagini vengano insabbiate a causa di inaudite pressioni politiche trasversali”. 

“Abbiamo anche chiesto – ha concluso Berlato - che chi di dovere verifichi se non siano stati superati i limiti dell'usura nel sistema del project financing, reato che se venisse accertato permetterebbe alla Regione del Veneto di  pretendere la rescissione dei contratti già stipulati con alcuni privati ,  decisione che comporterebbe la liberazione di ingenti somme di denaro  pagate dai cittadini veneti che potrebbero essere messe a disposizione delle famiglie e delle imprese venete”.

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Berlato, cena, Alessandra Moretti

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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