Corriere ferme a Natale e Capodanno, comunisti furiosi: "Macchia si deve dimettere"
Domenica 5 Gennaio 2014 alle 17:52 | 0 commenti
Partito della Rifondazione Comunista Federazione Provinciale - Il giorno 3 gennaio, sulla stampa locale appariva la notizia (a firma Mutterle sul GdV) che le F.T.V. hanno sospeso il servizio nei giorni 25-26 dicembre e 1 gennaio. Sospeso, non, magari, ridotto come può succedere in periodi di festività ; alla faccia del servizio pubblico!
Ma si sa, di questi tempi il “pubblico†non riscuote molto successo, va di moda il privato, che difatti tiene aperte le strutture commerciali per 12 ore al giorno, domeniche e feste comandate comprese, senza curarsi di alcunché se non dei profitti.
Ma torniamo al servizio FTV: in primis ci viene da sollevare la questione per cui, se trattasi davvero di servizio pubblico, esso possa essere sospeso in un momento in cui le persone, anche quelle che non possono oppure non vogliono utilizzare l'automobile, abbiano la necessità di muoversi. Non è inusuale che persone che abitano in luoghi diversi dalla nostra provincia vogliano venire a visitarne le bellezze utilizzando treni e pullman o più semplicemente non è strano che ci sia chi si reca in visita ai propri familiari, e la sospensione lascia i suddetti in un stato di necessità . Ma questa situazione verificatasi in questa settimana, non è la sola che mette in luce un servizio pubblico inefficiente; ci sovviene che tra Schio e Valdagno, divisi da un tunnel di 4 KM non ci sia il benché minimo servizio dal pomeriggio del sabato fino alla mattina del lunedì; non un pullman viaggia tra queste due cittadine per 48 ore. E ci sovviene che il servizio studenti sia pessimo, con persone accalcate nei corridoi e con ragazzine che volano contro il vetro del mezzo a causa di una brusca frenata.
Ma torniamo a noi: se non bastasse la dolosa e volontaria interruzione del servizio pubblico di trasporto, nell’articolo del GdV si leggono le motivazioni, che qui non riporto ma che riassumo: in sostanza il Dott Macchia dice che la gente che prende il pullman alla mattina del primo dell’anno è tutta ubriaca e vomita e sporca e l’autista diventa un uomo delle pulizie: la pezza delle ragioni sono veramente peggiori del buco della sospensione del servizio; ci immaginiamo decine, centinaia di vicentini che aspettano il pullman o il bus per poterci vomitare dentro. Per favore sig. Macchia, ma veramente lei crede a ciò che ha detto? Noi non ci crediamo e ne abbiamo ben ragione! Infatti tale scelta sarebbe stata dettata, e qui riporto la frase che si può trovare nel sito FTV:
“A seguito dei pesanti tagli operati dalla Regione Veneto" e dal Goverso sui trasferimenti finanziari alle Aziende di Trasporto pubblico locale".
In tal modo l’azienda smentisce le parole dell’amministratore unico Dott. Macchia, che nell’articolo del GdV dice che l’azienda è sanissima e proprio per questo può offrire il servizio gratuito nei giorni precedenti il Natale. Ma allora Dott. Macchia, l’azienda è sanissima o le sue condizioni economiche sono tali da non poter fare viaggiare i mezzi il giorno 25-26 e 1 gennaio? La causa dell’omissione di servizio pubblico è da addebitarsi a tutti questi vicentini ubriaconi o all’amministrazione regionale del Governatore Zaia e alle scelte economiche nazionali dei governi di CD e di CS in egual misura che stanno pian piano smantellando tutto quello che di pubblico ancora resiste? Â
Ci sembra che per non voler dire le vere ragioni della colpevole sospensione del servizio pubblico di trasporto il Dott. Macchia si sia nascosto dietro ad un dito, come fanno i bimbi. Noi non vorremmo che quel dito dietro a cui si è nascosto il Dott. Macchia fosse un dito medio dolosamente rivolto agli utenti, ai turisti, alle fasce più deboli della popolazione che sul servizio pubblico contano. Ci sembra che tutto questo abbia il sapore della beffa per i cittadini e che sia imperdonabile l’atteggiamento dell’amministratore unico.
Poco contano le tardive e sommesse scuse, Macchia si deve dimettere e, se non ha il coraggio di farlo, lo devono dimettere i soci delle F.T.V. (che devono rappresentare il pubblico interesse), sostituendo al dito medio il pollice verso.
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