Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Fatti

Corriere del Veneto, un'ancora legale per gli azionisti di BPVi e Veneto Banca

Di Rassegna Stampa Giovedi 20 Luglio 2017 alle 10:41 | 0 commenti

ArticleImage

Merita attenzione la precisazione di Massimo Vaccari pubblicata sul Corriere del Veneto dell'1 luglio e nella quale il magistrato del Tribunale di Verona chiariva i profili della sentenza da lui emanata con la quale erano tutelate le ragioni di un investitore nei confronti di una delle due banche venete ora in liquidazione. In particolare, il magistrato chiedeva fosse precisato che la condanna era fondata su una
motivazione - per così dire - di tutta sostanza, incentrata sull'inadempimento della banca stessa, non già sul dato formale della mancanza di sottoscrizione del contratto-quadro. Potrebbe sembrare un
dettaglio tecnico di poco conto, ma così non è.

Basta infatti a chiarire che la giustizia ordinaria pare orientata a ravvisare una responsabilità delle banche per violazione degli obblighi informativi. Nella direzione di riconoscere l'inadempienza delle banche sono anche le decisioni finora pubblicate dell'Arbitro per le Controversie Finanziarie; e si potrebbe poi proseguire nella rassegna dei non pochi indici (provenienti da Banca d'Italia, Antitrust etc.) ormai tutti consonanti nel senso che la responsabilità in capo alle banche, da un punto di vista tecnico-giuridico, sia fondata.

Se così è, non si può però tacere la preoccupazione che, nell'arco di una manciata d'anni, ci si trovi a
cospetto di migliaia di sentenze (o decisioni ACF, o altro) che corrispondono a pura lettera morta. Si, perché - stante la limitata capienza della bad bank chiamata dal decreto governativo a far fronte alle pretese dei soci in sede di liquidazione coatta - la ragione degli azionisti rimarrebbe con grande probabilità puramente «teorica». Quindi, al di là del percorso che s'intenda disegnare (in un precedente intervento sulle pagine del Corriere del Veneto avevo suggerito di immaginare la via
di una camera di conciliazione), si pone il tema ancor più sostanziale (ed esiziale) delle risorse che possano essere messe a disposizione. Il punto sul quale occorrerebbe ragionare mi pare divenga allora il seguente: se non valga la pena di studiare un meccanismo di partecipazione degli azionisti - oggi creditori senza privilegio, puramente chirografari - agli utili derivanti dalla gestione degli Npl
che, com'è stato dimostrato, alcune soddisfazioni può pur assicurare. Non manca chi, anzi, ritiene che quella dei crediti deteriorati sia una partita che rende paradossalmente interessante il nostro paese agli occhi degli investitori. E allora, se così stanno le cose, non sembrerebbe corretto un intervento che consenta almeno agli azionisti di restare in gioco per partecipare - magra consolazione, eppure filo rosso di un dialogo con il territorio che non si spezzerebbe del tutto - alle utilità che potranno generarsi in favore della bad bank?

Tommaso Dalla Massara - Corriere del Veneto


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network