Coppola: bene unione Veneto-Lombardia del confidi artigiano per ammortizzare la crisi
Sabato 26 Febbraio 2011 alle 12:10 | 0 commenti
Isi Coppola, Regione Veneto - L'assessore all'Economia della Regione del Veneto, Isi Coppola, saluta con favore il nuovo colosso del credito per il mondo dell'artigianato e delle piccole e medie imprese, nato dalla fusione di Sviluppo Artigiano, promosso dalla CNA del Veneto, con Fidimpresa Lombardia.
"Sviluppo artigiano - ha dichiarato l'assessore Coppola poco dopo la presentazione dell'iniziativa presso il centro Vega di Mestre - ha avuto un ruolo di straordinario ammortizzatore nel corso delle crisi economica che stiamo attraversando e ha saputo crescere negli anni e migliorarsi per fornire un servizio sempre al passo coi tempi. Mi auguro che questa espansione verso la Lombardia sia d'aiuto nell'arginare il più possibile la stretta creditizia che investe il settore dell'artigianato e delle PMI, promuovendo contestualmente anche azioni di rilancio degli investimenti e della ripresa economica". Sviluppo Artigiano, come intermediario vigilato dalla Banca d'Italia secondo l'articolo 107 del Testo Unico Bancario nel pieno rispetto dei vincoli dettati dal norme dell'accordo Basilea 2 ottiene con la fusione con Fidimpresa Lombardia un maggiore potere negoziale e un migliore rating per offrire alle imprese le garanzie necessarie ad ottenere prestiti e finanziamenti.
L'assessore Coppola ha anche voluto rassicurare i vertici di Sviluppo artigiano circa la volontà della Regione del Veneto di sostenere questo tipo di esperienze: "Abbiamo versato a VenetoSviluppo 35 milioni di euro frutto di economie degli anni precedenti per implementare ulteriormente le garanzie e le controgaranzie alle imprese. In questo momento stiamo lavorando per mettere a punto un regolamento per l'utilizzo di quei fondi, appena ne sarà pronta una bozza sarà condiviso con i Consorzi Fidi e una parte dei fondi sarà gestita assieme a loro. Non dimentico che il sistema Confidi ha avuto decine di milioni con fondi POR gestiti dalla Regione del Veneto proprio per passare alla categoria degli intermediari ex art. 107, controllati direttamente dalla Banca d'Italia. Ci stiamo adoperando perche i nostri Confidi abbiano nella Regione del Veneto e in Veneto Sviluppo dei partner collaborativi e non intendiamo in alcun modo essere per loro dei competitor".
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