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Coordinamento Acqua Libera dai Pfas: "al Tg3 Veneto ex operaio accusa Miteni"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 11 Maggio 2016 alle 10:07 | 0 commenti

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Riceviamo da Piergiorgio Boscagin, Coordinamento Acqua Libera dai Pfas, e pubblichiamo

Se ancora qualcuno pensava che ci fossero dei dubbi sulla principale fonte da inquinamento da Pfas dei nostri territori, la testimonianza dell’ex operaio della Miteni, al giornalista del Tg3 regionale del Veneto Matteo Mohorovicich, li ha totalmente fugati. Nell’intervista, l’ex operaio riferendosi all’azienda, oggetto nel corso degli anni di vari passaggi di proprietà, con riferimento ad un periodo di tempo che arriva sino al 2004, descrive un sistema di smaltimento illecito dei residui di lavorazione, incidenti che non venivano denunciati e che cambiavano l’acqua del torrente Poscola in acido Pfoa.

Un sito industriale talmente inquinato che anche oggi, nonostante i tentativi di bonifica, non si riesce a risanare. Cos’altro dobbiamo attenderci?

Un azienda che per anni, come segnalato da numerosi documenti di Arpav, ha contaminato le acque delle nostre falde e che ancora tenta di difendersi con puerili volantini dove si paragonano i PFAS alla caffeina, dimenticandosi i dati dello studio americano sull’incidente causato dalla Dupont in Ohio (USA): studio recepito anche dall’Istituto Superiore di Sanità che mette in correlazione la maggiore probabilità di insorgenza di gravi patologie mediche nelle popolazioni esposte all’inquinamento da PFAS. Oggi ulteriori studi, come quello svolto dall’Enea e dall’Isde su “Esposizione a sostanze perfluoalchiliche (PFAS) ed effetti sulla popolazione” che il Coordinamento presenterà sabato 14 maggio a Lonigo, evidenziano come nei nostri territori la maggiore incidenza di gravi patologie a carico della popolazione sia molto probabilmente riconducibile anche all’esposizione ai PFAS.

Date le evidenze scientifiche e le testimonianze, ci aspettiamo dunque dagli attuali proprietari una presa di responsabilità che ancora non si evidenzia, anzi. Chi inquina paghi, questo è quanto chiediamo dal 28 maggio 2014, data della costituzione del nostro Coordinamento, ed ora ancora più convinti invitiamo tutte le istituzioni ad agire in modo univoco affinché chi è stato autore e protagonista di questo disastro risponda in ogni sede delle sue azioni.

Proprio sul tema delle responsabilità penali e delle vecchie e nuove frontiere dell'illegalità ambientale in Veneto sarà centrato l'importante convegno di venerdì 13 maggio a Verona (presso l'aula B Silos di Ponente al Polo Universitario di Santa Marta) organizzato da Legambiente. A partire dall'analisi sulla nuova legge sugli ecoreati, verranno portati a conoscenza dei cittadini gli strumenti per combattere gli ecocriminali e risanare il territorio, con un approfondimento proprio sul “caso Pfas”. Tra gli interventi previsti spiccano quelli del Procuratore aggiunto della Repubblica di Verona Angela Barbaglio, del Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Ambientale di Milano Massimo Corsano e del Vice Questore Aggiunto CFS del Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato Franco Lattanzio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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