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Controllare i patrimoni, unificare le sedi, risparmiare energia: VicenzaPiù 208

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 1 Marzo 2011 alle 11:18 | 0 commenti

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di Roberto Ciambetti ( Lega Nord)
Premesso che ciascun ente fa storia a sé e che quindi non sempre è possibile estendere a tutti i Comuni la medesima ricetta, diciamo che esistono dei passaggi utili in via generale. Innanzitutto la verifica dei contratti di tesoreria con le banche: molti istituti, infatti, ci hanno segnalato che tanti Comuni indicono gare per la gestione di tesoreria ripetendo modelli e schemi vecchi, anacronistici e soprattutto dispendiosi.

Sempre nel settore finanziario la rinegoziazione di mutui può consentire di alleggerire i costi. Altro capitolo importante, l'esame della rendita patrimoniale: quanto rendono proprietà, immobili, campagne, ma soprattutto impianti sportivi, campi da tennis, piscine affidati a terzi? Campo strategico, per altro imposto dal legislatore, l'unione tra più amministrazioni locali per lo svolgimento in comune di servizi o la gestione di uffici che possono essere attivati in un'unica sede al servizio di più Comuni, e non è detto che questa sede non debba essere la Provincia. Forme di unione o aggregazione tra Comuni, poi, sono finanziate dalla Regione come dallo Stato e quindi permettono anche piccole entrate certe, che non guastano. Molto si può risparmiare nel campo energetico: come estensore della legge contro l'inquinamento luminoso so bene che basterebbe usare lampade a basso consumo, evitando la costosissima dispersione dei flussi di illuminazione tipica dei vecchi impianti per abbattere la bolletta energetica della pubblica illuminazione. Che dire poi dell'attivazione di forme energetiche ecosostenibili, come la geotermia, che offre grandi potenzialità, o il teleriscaldamento come si sta sperimentando a Rosa'? Il tema sarebbe vastissimo, anche per amministrazioni storicamente virtuose come le nostre: quello che un tempo erano benefici si stanno trasformando in privilegi e ciò non è più ammissibile o sostenibile; e la prima forma di insostenibilità è il residuo fiscale che ancor oggi vantiamo, cioè la differenza tra quanto versa ogni cittadino - neonati e ultracentenari compresi - e quanto i cittadini ricevono da tutte le amministrazioni pubbliche, dunque dallo Stato al Comune: per il Veneto questo residuo fiscale ammonta a 4.315 € pro-capite. Troppo, decisamente troppo, da rendere ingiustificata ogni richiesta ulteriore di sacrifici ai cittadini.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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