Contro lo smog Valentina Dovigo presenta la mozione pedaggio urbano
Mercoledi 22 Marzo 2017 alle 22:54 | 2 commenti
Nei primi mesi del 2017, come largamente previsto in queste condizioni climatiche, le rilevazioni degli inquinanti atmosferici, fra cui i "killer" PM10 e PM2,5, consegnano a Vicenza, scrive Valentina Dovigo, Consigliere comunale di Vicenza nella nota che pubblichiamo, una situazione (65 superamenti dei livelli di legge al 21/03/2017) di assoluta gravità . Gravità condivisa con le altre città dell'area padana, ma non per questo meno colpevole. Oltre il clima e le condizioni metereologiche le principali responsabilità sono la mancanza di misure adeguate per uscire, o iniziare ad uscire dall'emergenza. Fra le cause dell'inquinamento, negli ultimi anni è stato studiato ed analizzato l'apporto dato dalla combustione delle biomasse che incidono a livello nazionale per circa il 50% delle emissioni totali; tuttavia gli ultimi dati Ispra soppesando in maniera più precisa i vari indici relativi alle biomasse ed ai trasporti, stanno tornando a confermare, per quanto riguarda l'ambiente urbano, la centralità della responsabilità delle emissioni derivanti dai trasporti.
Avere livelli di smog che salgono o scendono, non grazie a ciò che è stato attivato sul fronte urbano ma a seconda del tempo che fa, significa non aver compreso quanto le politiche che governano la mobilità delle città siano incisive per limitare lo stato di emergenza e non compromettere la salute dei cittadini. Politiche urbane che inevitabilmente giocano su due piani, quello degli interventi strutturali per incentivare la mobilità ciclabile e pubblica (nuove piste ciclabili, nuove zone 30, potenziamento delle linee dei mezzi pubblici, nuove corsie preferenziali, ecc...) e quello delle misure per disincentivare l'utilizzo del mezzo privato individuale.
Fra queste, l'istituzione di un'area a pedaggio sull'esempio della AREA C di Milano è ad oggi l'unica misura di contrasto allo smog i cui risultati si sono dimostrati efficaci sia dal punto di vista della riduzione delle percentuali di traffico sia della riduzione dei ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie.
Ciò premesso, allo scopo di incrementare, a livello di comportamenti personali, i passaggi dall'utilizzo del mezzo privato individuale ad altre forme di mobilità , (ciclopedonale, pubblica o condivisa) si impegna l'amministrazione:
- ad istituire zone a pedaggio urbano o implementare politiche tariffarie differenziate per zone sulla sosta dei veicoli
- a destinare i ricavi così ottenuti allo sviluppo della mobilità pubblica, ciclabile o condivisa
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